È un duro colpo all'immagine di Paese dell'accoglienza che gli Stati Uniti avevano costruito nell'arco di decenni l'annuncio della Casa Bianca che, nel 2026, saranno ammessi solo 7.500 rifugiati. Un numero che è nettamente inferiore al passato e, per di più virtuale sapendo già da oggi che i sudafricani bianchi che hanno deciso la lasciare la nazione d'origine avranno una corsia privilegiata.
Gli Stati Uniti limiteranno il numero di rifugiati a 7.500, privilegiando i sudafricani bianchi
Così coloro che, in passato, hanno chiesto e ottenuto lo status di rifugiati da parte delle autorità statunitensi perché in fuga da guerre e persecuzioni, dovranno bussare ad altre porte. L'annuncio è stato pubblicato ieri, in un avviso sul Registro Federale.
Non è stata fornita alcuna ragione per il calo dei visti per rifugiati, ma si tratta di una drastica diminuzione rispetto al tetto di 125.000 dello scorso anno fissato sotto l'amministrazione Biden. La nota del governo afferma solo che l'ammissione dei 7.500 rifugiati durante l'anno fiscale 2026 è stata "giustificata da preoccupazioni umanitarie o è altrimenti nell'interesse nazionale".
L'annuncio ha rapidamente attirato le critiche delle organizzazioni per i rifugiati, con l'International Refugee Assistance Project che ha dichiarato: "Questa determinazione rende dolorosamente chiaro che l'Amministrazione Trump apprezza la politica rispetto alla protezione".
"Privilegiando gli afrikaner e continuando a bandire migliaia di rifugiati che sono già stati controllati e approvati, l'amministrazione sta ancora una volta politicizzando un programma umanitario. È vergognoso escludere i rifugiati che hanno completato anni di rigorosi controlli di sicurezza e sono attualmente bloccati in situazioni pericolose e precarie", ha aggiunto.
Anche Krish O'Mara Vignarajah, amministratore delegato di Global Refuge, con sede negli Stati Uniti, ha contestato l'la decisione che ''non si limita ad abbassare il tetto di ammissione dei rifugiati. Abbassa la nostra posizione morale. Per più di quarant'anni, il programma per i rifugiati degli Stati Uniti è stato un'ancora di salvezza per le famiglie in fuga da guerre, persecuzioni e repressione. In un momento di crisi in paesi che vanno dall'Afghanistan al Venezuela al Sudan e oltre, concentrare la stragrande maggioranza delle ammissioni su un gruppo mina lo scopo del programma e la sua credibilità".
Da quanto il Programma per i Rifugiati degli Stati Uniti è stato creato nel 1980 sono stati accolti oltre due milioni di persone in fuga dalla pulizia etnica e da altri orrori.
A febbraio, Trump ha firmato un ordine esecutivo per tagliare gli aiuti finanziari al Sudafrica dopo aver accusato il suo governo guidato dai neri di "ingiusta discriminazione razziale" nei confronti degli afrikaner bianchi, un gruppo minoritario che è discendente dei coloni olandesi e francesi.
L'Amministrazione Trump ha ripetutamente affermato che il governo sudafricano sta attuando politiche anti-bianche attraverso una nuova legge sull'esproprio delle terre che presumibilmente prende di mira la terra degli afrikaner.
Accuse cheill governo sudafricano ha respinto, definendole false.
In tutto il Sudafrica, il 72% delle fattorie e delle aziende agricole sono di proprietà di bianchi, che costituiscono il 7,3% della popolazione totale del Paese, secondo Action for Southern Africa, mentre i neri africani, che costituiscono l'81,4% della popolazione del paese, possiedono solo circa il 4% della terra.