Il tasso di approvazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump - secondo un sondaggio Reuters/Ipsos - è leggermente sceso negli ultimi giorni, poiché un numero crescente di americani si dicono preoccupati per la direzione dell'economia statunitense. Timori accresciuti dall'ondata di dazi che il presidente vuole imporre su una serie di Paesi.
Usa: i timori per l'economia fanno calare, anche se di poco, il consenso per Trump
Lo scostamento rispetto al sondaggio precedente è limitato ad un solo punto percentuale (dal 45 al 44%). Più significativo è il raffronto con il sondaggio fatto nelle ore successive all'insediamento alla Casa Bianca, quando il gradimento era 47%.
La percentuale di americani che disapprova la sua presidenza è aumentata in modo più sostanziale, al 51% nell'ultimo sondaggio, rispetto al 41% registrato subito dopo il suo insediamento.
Trump gode di un tasso di approvazione relativamente alto per la sua politica sull'immigrazione, con il 47% degli intervistati che sostiene il suo approccio che ha incluso promesse di aumentare le deportazioni di migranti illegali. La quota è rimasta pressoché invariata rispetto a gennaio.
Ma la quota di americani che pensa che l'economia sia sulla strada sbagliata è salita al 53% nell'ultimo sondaggio dal 43% del sondaggio del 24-26 gennaio. L'approvazione pubblica della gestione economica di Trump è scesa al 39% dal 43% del sondaggio precedente.
Un pilastro della forza politica di Trump è stata la convinzione pubblica che le sue politiche sarebbero state positive per l'economia, che è stato il tema che ha fortemente penalizzato il suo predecessore Joe Biden, che ha concluso il suo mandato con un rating di approvazione del 34%. In tema di confronto, è interessante rilevare che a febbraio 2017, non appena arrivato alla presidenza, Trump per l'economia aveva un rating del 53%.
Un recente rapporto del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati a gennaio al massimo in quasi un anno e mezzo. Altri dati economici hanno mostrato che le famiglie statunitensi si aspettano un'inflazione in ripresa dopo gli annunci di Trump del primo febbraio di tariffe elevate sulle importazioni da Cina, Messico e Canada.