Economia

Ue, ok a 344 milioni di euro per Poste Italiane

Redazione
 

La Commissione europea ha dato il via libera a una misura introdotta dall’Italia per sostenere Poste Italiane nel suo impegno di servizio pubblico. Al centro del provvedimento c’è un compito di grande rilevanza: garantire la distribuzione della stampa per editori e organizzazioni senza scopo di lucro su tutto il territorio nazionale. La misura copre il periodo compreso tra gennaio 2020 e la fine di aprile 2026, prevedendo una compensazione massima di 344 milioni di euro a favore di Poste Italiane. Questo importo servirà a coprire i costi sostenuti per adempiere a un obbligo che la Commissione ha riconosciuto come un servizio di interesse economico generale (SIEG). La decisione dell’esecutivo europeo è arrivata dopo un’attenta valutazione del provvedimento, in conformità con le norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

Ue, ok a 344 milioni di euro per Poste Italiane

La Commissione ha concluso che la misura rispetta pienamente le disposizioni previste dalla disciplina europea sui servizi di interesse economico generale. In particolare, ha verificato che il ruolo di Poste Italiane nella distribuzione della stampa risponda ai criteri di incarico previsti dalla normativa comunitaria e che la compensazione concessa non superi il costo netto necessario per garantire il servizio. Questo controllo è fondamentale per evitare che Poste Italiane riceva una sovracompensazione, tutelando così anche le condizioni di concorrenza nel mercato.

La Commissione si era già espressa in passato su misure simili: nel 2019 aveva approvato una compensazione per il periodo 2017-2019 e nel 2012 aveva fatto lo stesso per gli anni compresi tra il 2009 e il 2011. Questa continuità dimostra quanto il ruolo di Poste Italiane venga riconosciuto come strategico nella diffusione della stampa. In un’epoca in cui l’accesso all’informazione è sempre più mediato da piattaforme digitali, il servizio svolto da Poste Italiane rimane cruciale per garantire che giornali e pubblicazioni raggiungano anche le aree più remote del Paese. L’approvazione della misura si fonda su due principi cardine della normativa europea. Da un lato, l’articolo 106, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che permette agli Stati membri di sostenere servizi di interesse economico generale a determinate condizioni. Dall’altro, la disciplina specifica sui SIEG, che definisce i parametri entro cui tali compensazioni possono essere concesse senza alterare il funzionamento del mercato unico. Un aspetto cruciale del servizio affidato a Poste Italiane è il suo obiettivo: garantire l’accesso universale all’informazione.

Questo principio non è solo tecnico, ma ha una forte valenza democratica. La possibilità di ricevere giornali e riviste, indipendentemente dalla località in cui si vive, rappresenta un pilastro per il pluralismo dei mezzi di comunicazione e per il diritto dei cittadini a essere informati. Allo stesso tempo, la Commissione ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio tra il sostegno pubblico e la tutela della concorrenza. Assicurandosi che la compensazione copra unicamente i costi necessari per fornire il servizio pubblico, Bruxelles ha ribadito il suo impegno a evitare distorsioni del mercato, tutelando sia i consumatori sia gli operatori economici.

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