Almeno 654 presunti combattenti delle compagnie militari private russe Wagner e Redut sono stati identificati da Europol come sospettati di avere commesso crimini di guerra, come esecuzioni di civili, violenze sessuali e attacchi illegali, durante l'aggressione della Russia contro l'Ucraina.
Ucraina: Europol identifica 654 mercenari al soldo della Russia sospettati di crimini di guerra
L'operazione, condotta dalla polizia moldava e ucraina con il supporto della Squadra Centrale per i Crimini Internazionali di Europol, ha permesso di ricostruire parte delle reti di reclutamento e comando di entrambi i gruppi, presenti anche in altri conflitti come quello nella Repubblica Democratica del Congo.
Tra i sospetti ci sono cittadini di Ucraina, Moldavia, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Azerbaigian, Armenia e Bosnia-Erzegovina, secondo l'agenzia europea.
L'operazione ha incluso 70 perquisizioni domiciliari in Moldavia e Ucraina, dove le autorità hanno sequestrato armi da fuoco, munizioni, uniformi, distintivi con simboli Wagner e apparecchiature elettroniche, nonché materiale audiovisivo che mostra la partecipazione di cittadini moldavi e ucraini alle operazioni di combattimento sia in Ucraina che nella Repubblica Democratica del Congo.
Durante le indagini, la polizia ucraina ha condiviso i nomi di 280 stranieri sospettati di aver partecipato a operazioni armate agli ordini di compagnie mercenarie russe.
Sulla base delle informazioni raccolte, gli investigatori sono stati in grado di individuare i centri di reclutamento e addestramento, identificare le strutture di comando e documentare numerosi crimini di guerra, tra cui attacchi alle città ucraine, l'uso di armi vietate ed esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra.
Ad oggi, undici cittadini ucraini sono stati accusati di alto tradimento per aver aderito alle formazioni Wagner e Redut, che operano da anni in diversi scenari internazionali con l'appoggio del Cremlino, nonostante il governo russo neghi qualsiasi legame ufficiale con loro.
L'agenzia europea ha ricordato di avere accordi di cooperazione con l'Ucraina e la Moldavia rispettivamente dal 2017 e dal 2014, che le consentono di scambiare informazioni e coordinare le operazioni nel campo della sicurezza europea e del perseguimento dei crimini internazionali.
Secondo Europol, l'indagine è ancora aperta e mira a identificare i diretti responsabili delle atrocità commesse sul fronte ucraino, nonché a risalire alle reti logistiche e finanziarie che sostengono le operazioni dei gruppi mercenari russi nella regione.