Lo stipendio medio in Spagna aumenterà del 3,5% nel 2026, la stessa percentuale di quest'anno, secondo l'indagine sulle retribuzioni della società di consulenza Mercer, che riflette la tendenza in attesa della fissazione del salario minimo del prossimo anno e delle raccomandazioni per la negoziazione dei contratti collettivi da concordare.
Lo stipendio medio in Spagna aumenterà del 3,5% nel 2026, la stessa percentuale di quest'anno
L'indagine è stata condotto analizzando analizza 4.800 posti di lavoro in più di 700 aziende spagnole con più di 100 dipendenti. Dalle rilevazioni è emerso che il 97% delle aziende prevede di aumentare gli stipendi, rispetto al 100% che lo ha fatto per quest'anno.
A essere determinanti nella composizione degli aumenti salariali nel 2026, così come è stato per quest'anno, sono le prestazioni individuali, la fascia salariale, l'inflazione e la competitività dell'organizzazione sul mercato del lavoro.
Fino ad agosto di quest'anno, secondo gli ultimi dati disponibili, l'aumento salariale medio nei contratti collettivi di lavoro ammonta al 3,5%, al di sopra della raccomandazione generale del quinto Accordo per l'Occupazione e la Contrattazione Collettiva (AENC) sottoscritto da datori di lavoro e sindacati per il triennio 2023-2025.
L'accordo includeva aumenti salariali del 4% per il 2023 e del 3% per il 2024 e il 2025, sebbene includesse un ulteriore aumento fino all'1% ogni anno se l'aumento dei salari era inferiore all'aumento dei prezzi.
I sindacati UGT e CCOO sono alla ricerca di un ventaglio di aumenti, ancora da definire, che dia impulso soprattutto ai salari medi e bassi e che tenga conto, oltre che dell'inflazione, dei margini aziendali.
L'altro importante sindacato, il CEOE, non ha espresso ufficialmente la sua posizione.
Intanto è stato già avviato il processo per stabilire l'aumento del salario minimo (SMI) per il 2026, attualmente fissato a 1.184 euro lordi al mese.
Lo studio di Mercer evidenzia che sempre più aziende (46,3% contro il 42,5% del 2024) offrono benefit flessibili come parte del loro pacchetto retributivo, come l'assicurazione sanitaria (79,3%), i voucher per i trasporti (69,5%) e l'istruzione superiore (70%).
Allo stesso tempo, quest'anno è diminuito il numero di aziende che hanno messo a disposizione dei propri dipendenti un'assicurazione sulla vita: attualmente la offre il 69,8% rispetto al 70,7% del 2024, confermando un trend in diminuzione.
Inoltre, l'indagine mostra che, in risposta alla nuova direttiva europea sulla trasparenza retributiva, che entrerà in vigore il 7 giugno 2026 e mira a rafforzare l'equità retributiva, le aziende spagnole stanno ridisegnando le loro politiche retributive per migliorare l'equità e la trasparenza.