Economia

Snam, Piano Strategico da 12,4 miliardi al 2029: focus su sicurezza energetica e transizione verso Net Zero

Redazione
 

Un incremento dell’8% rispetto alla strategia presentata lo scorso anno porta il nuovo piano di investimenti di Snam a un totale di 12,4 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Il focus rimane sul potenziamento delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e GNL (gas naturale liquefatto), con particolare attenzione al completamento della Linea Adriatica entro il 2027, elemento chiave per rafforzare il transito del gas lungo l’asse nord-sud. Il piano strategico, che sarà illustrato oggi dall’amministratore delegato Stefano Venier alla comunità finanziaria, prevede inoltre opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi di euro tra il 2030 e il 2034, in aggiunta agli investimenti già delineati nel business plan.

Snam, Piano Strategico da 12,4 miliardi al 2029

L’impegno finanziario di Snam, il più elevato nella sua storia, segna un incremento rispetto ai piani precedenti e punta a consolidare il ruolo dell’azienda tra i leader europei del settore. Dei 12,4 miliardi previsti, 10,9 miliardi saranno destinati allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture gas, con particolare attenzione al trasporto. La nuova dorsale adriatica, in particolare, incrementerà la capacità di trasporto di 10 miliardi di metri cubi l’anno.

Il potenziamento dello stoccaggio

Un investimento di 2 miliardi di euro sarà destinato all’ampliamento e al miglioramento dei siti di stoccaggio, all’installazione di tre stazioni di compressione dual-fuel e agli asset di Edison Stoccaggio, la cui acquisizione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2025, previa approvazione dell’Antitrust. Ulteriori 0,9 miliardi saranno dedicati al segmento GNL, con interventi sul commissioning della nave rigassificatrice di Ravenna, prevista in servizio ad aprile, e alla realizzazione di infrastrutture small-scale a Panigaglia e Pignataro.

Transizione energetica: CCS, idrogeno e biometano

Gli investimenti nei settori della transizione energetica ammontano a 1,5 miliardi di euro. Tra questi, 500 milioni saranno dedicati alla cattura e allo stoccaggio del carbonio (CCS), con un focus sul trasporto della CO2 a livello nazionale e sulla creazione di un hub offshore a Ravenna in collaborazione con Eni. Il progetto, cruciale per la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate, prevede una capacità di stoccaggio complessiva fino a 500 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda l’idrogeno, il piano prevede 380 milioni di euro per lo sviluppo dell’Hydrogen Backbone, con particolare riferimento al SoutH2 Corridor, pipeline inclusa nei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell’Unione Europea. Il segmento italiano si estenderà per 2.300 km, con avvio delle operazioni dopo il 2030.
Il settore del biometano vedrà investimenti per 270 milioni di euro, finalizzati sia all’integrazione in rete degli impianti, sia alla creazione di una solida piattaforma di produzione con 40 MW di capacità operativa entro il 2024 e una crescita fino a 78 MW entro il 2027.

Efficienza energetica e innovazione

Snam investirà 250 milioni di euro nel settore dell’efficienza energetica attraverso la controllata Renovit, tra i principali operatori di mercato. L’obiettivo è ampliare il portafoglio di attività verso clienti industriali e pubblica amministrazione, incrementando il backlog complessivo da 1,4 a 2,7 miliardi di euro tramite contratti di prestazione energetica a lungo termine.
Sul fronte dell’innovazione, il piano destina 338 milioni di euro alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, oltre a 62 milioni per l’innovazione esplorativa. Il gruppo mira a sviluppare tecnologie a basse emissioni per integrare nuove molecole nelle infrastrutture esistenti e prevede di presentare il suo primo Innovation Plan nella prima metà del 2025.

Sostenibilità e riduzione delle emissioni

Il piano conferma l’impegno di Snam nella sostenibilità, con l’obiettivo di ridurre del 62% le emissioni di metano rispetto al 2015, superando gli standard UNEP. Le emissioni Scope 1 e 2 saranno ridotte del 25% entro il 2024 rispetto al 2022, raggiungendo l’obiettivo originario del 2027 con tre anni di anticipo. Inoltre, il gruppo punta a portare la quota di finanziamenti sostenibili all’84% entro la fine del 2024.

Crescita degli indicatori finanziari

Sul piano finanziario, Snam prevede una crescita della RAB (Regulatory Asset Base) del 6,4%, dell’EBITDA adjusted del 5% e dell’utile netto del 4,5%, grazie a nuovi investimenti e al contributo delle società partecipate. L’indebitamento è atteso in aumento a 21,2 miliardi di euro per supportare il piano di investimenti e il pagamento dei dividendi.

Politica dei dividendi e guidance

Il dividendo per il 2024 è confermato a 0,2905 euro per azione (+3% rispetto al 2023), con un incremento annuo del 4% fino al 2029. La guidance per il 2025 prevede una crescita della RAB tariffaria a 25,8 miliardi di euro (+8% rispetto al 2024) e un EBITDA adjusted di 2,85 miliardi di euro (+4% rispetto al 2024).

Prospettive al 2034

Oltre agli investimenti previsti fino al 2029, il piano individua ulteriori 14,7 miliardi di euro di opportunità di sviluppo tra il 2030 e il 2034, per un totale complessivo di circa 27 miliardi di euro. Questi investimenti saranno destinati a migliorare la sicurezza e la flessibilità del sistema energetico, all’ampliamento della CCS e allo sviluppo della dorsale per l’idrogeno, con condizioni normative e ritorni adeguati.

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