A conclusione di una operazione, condotta dall'Interpol, che ha preso di mira le reti criminali che utilizzano i social media per mettere a segno truffe coinvolgendo sentimentalmente le vittime, sono state arrestate circa 260 persone, in 14 Stati africani.
Sextortion: centinaia di arresti in tutta l'Africa per le truffe "romantiche"
L'operazione, finanziata dal Regno Unito, ha preso di mira i criminali che utilizzano i social media e le piattaforme digitali per estorcere denaro alle vittime di "sextortion", condotte con ricattati in cui si utilizzando immagini sessualmente esplicite.
"Non ci vuole molto prima che si sviluppi una connessione con qualcuno... e molto rapidamente questa fiducia viene distrutta", ha detto il direttore del crimine informatico dell'Interpol Neal Jetton, descrivendo le tattiche degli autori.
L'Interpol stima che le vittime, in maggioranza residenti in Africa, abbiano perso un totale combinato di quasi 2,8 milioni di dollari per truffe che colpivano soprattutto anziani. La polizia ha identificato indirizzi IP, infrastrutture digitali, domini e profili di social media collegati ai membri delle organizzazioni.
Queste piste e i successivi arresti hanno portato anche al sequestro di unità USB, schede SIM e documenti falsi, nonché all'eliminazione di 81 gruppi di criminali informatici in tutta l'Africa, ha detto l'Interpol.
La rete globale di polizia ha dichiarato di essere impegnata a "interrompere e smantellare i gruppi che depredano individui vulnerabili online".
"Le unità di criminalità informatica in tutta l'Africa stanno segnalando un forte aumento dei crimini abilitati dal digitale come la sextortion e le truffe romantiche", ha dichiarato Cyril Gout, direttore esecutivo ad interim dei servizi di polizia dell'Interpol.
Ha affermato che la crescita delle piattaforme online ha aperto nuove opportunità per le reti criminali di sfruttare le vittime "causando sia perdite finanziarie che danni psicologici". Circa 68 sospetti sono stati arrestati in Ghana, dove le autorità hanno sequestrato 835 dispositivi e identificato 108 vittime durante l'operazione.
I truffatori in Ghana hanno estorto pagamenti utilizzando falsi corrieri e spese di spedizione doganali. Registravano segretamente video intimi durante chat esplicite e li usavano per ricattare le persone.
In Senegal, la polizia ha arrestato 22 sospetti e ha scoperto una rete che si spacciava per celebrità e utilizzava la manipolazione emotiva sui social media e sulle piattaforme di incontri per frodare 120 vittime di circa 34.000 dollari.
Stesso schema anche per gli arresti in Costa d'Avorio ed Angola. Altri Paesi coinvolti nell'operazione, nell'ambito del progetto African Joint Operation against Cyber-crime, sono Benin, Burkina Faso, Gambia, Guinea, Kenya, Nigeria, Ruanda, Sud Africa, Uganda e Zambia.