Economia

Scuola Politica "Vivere nella Comunità": al via la quinta edizione con una Lectio Magistralis di Fabrizio Palermo

Redazione
 
La Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, fondata da Pellegrino Capaldo, Sabino Cassese, Marcello Presicci e Paolo Boccardelli, e di cui Massimo Lapucci è Vice Presidente, inaugura la quinta edizione del suo ciclo di studi, consolidandosi come un percorso formativo unico nel panorama italiano. L’evento di apertura, svoltosi nella suggestiva Sala degli Specchi di Casina Valadier, ha visto come protagonista Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Acea, con una Lectio Magistralis dal titolo: “Una nuova cultura dell’acqua”.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Consigliere Economico della Presidente del Consiglio, Renato Loiero, che ha introdotto i lavori, insieme a Stefano Lucchini e Paolo Boccardelli. L’iniziativa, che quest’anno ha raccolto oltre 800 candidature per 40 posti disponibili, accoglie nel suo board e tra i docenti figure di primo piano del mondo accademico e aziendale, come Carlo Messina, Francesco Profumo, Bernardo Giorgio Mattarella, Maria Bianca Farina, Andrea Sironi, Magda Bianco, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Marta Cartabia, Giampiero Massolo, Maximo Ibarra e lo stesso Stefano Lucchini.

Nel suo intervento, Fabrizio Palermo ha sottolineato l’urgenza di una governance più efficace per la gestione sostenibile dell’acqua, dichiarando: “Per raggiungere sistemi sostenibili ed equi per la gestione dell’acqua c’è bisogno dell’azione congiunta di tutti gli attori rilevanti: autorità centrali e locali, settore privato, società civile e mondo scientifico. In Acea lavoriamo per accrescere la consapevolezza dell’importanza della risorsa idrica a tutti i livelli. Siamo promotori di progetti industriali importanti, come la seconda linea dell’acquedotto Peschiera; collaboriamo con i principali attori nazionali e internazionali per portare l’acqua al centro dell’agenda politica ed economica, e ci rivolgiamo anche ai più giovani con il nostro progetto di educazione idrica, mirato a costruire una nuova cultura della risorsa”.

La Scuola Politica, gratuita per gli studenti grazie al sostegno di partner come Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, A2A, Engineering, Iren, Istituto per il Credito Sportivo, Fondazione Ericsson, Ferrovie dello Stato, Ania e Acea, ha come obiettivo quello di rafforzare le competenze dei partecipanti e formare nuovi leader. Durante l’inaugurazione, è stata presentata una ricerca condotta dagli studenti e supportata da Intesa Sanpaolo, dal titolo: “I principi economico-istituzionali della Costituzione Italiana”.

Paolo Boccardelli, Presidente del Supervisory Board e cofondatore della Scuola, ha evidenziato l’importanza di affrontare le sfide contemporanee con un approccio formativo innovativo: “In un’epoca di trasformazioni dirompenti, il cambiamento portato dalla collaborazione tra intelligenza umana e artificiale richiede una cultura del talento capace di valorizzare le abilità individuali, trasformandole in energie collettive per l’innovazione e la crescita sostenibile. È fondamentale formare manager e dirigenti pubblici capaci di decodificare la complessità e adattarsi ai contesti dinamici, con una leadership gentile, visione strategica e attenzione alle transizioni gemelle e alle dinamiche della globalizzazione come opportunità”.

Boccardelli ha aggiunto che il percorso formativo non si limita a rafforzare competenze tecniche, ma punta a sviluppare qualità essenziali per il futuro: “Formare talenti significa allenare i giovani a essere attori trasformativi, non solo nella vita professionale, ma anche in quella civile e politica. La Scuola vuole essere una piattaforma per aggregare risorse intellettuali e costruire una visione del domani basata sulla consapevolezza delle sfide globali, il senso della leadership e della responsabilità verso la comunità”.

Marcello Presicci, Segretario Generale e membro fondatore della Scuola, ha concluso ribadendo l’impegno dell’istituzione: “Anche quest’anno si rinnova il nostro impegno, con spirito di servizio, a favore di una futura classe dirigente preparata che percepisca la responsabilità di essere ‘civil servant’. La nostra Scuola, grazie ai suoi docenti, rappresenta un unicum formativo poiché offre ai giovani l’opportunità di approfondire non solo le loro competenze “hard”, ma anche le componenti “soft”, quali l’intelligenza emotiva, l’attenzione al bene comune, la ‘servant leadership’ e l’atteggiamento inclusivo nelle decisioni, tutte abilità imprescindibili per lavorare al meglio nel settore pubblico e privato, con un’attenzione particolare alla comunità”.

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