Altro che instant book: Nicolas Sarkozy ha forse battuto il record interplanetario di velocità del campionato degli scrittori, annunciando, pochi giorni dopo il suo ritorno in libertà, l'imminente uscita di un libro sulla sua esperienza da detenuto, durata la bellezza di tre settimane.
Tre settimane in carcere e, voilà, Sarkozy annuncia un libro sulla sua detenzione
Verrebbe da chiedersi se Henri Charriere, nella tomba, non si stia vergognando per avere pubblicato il suo ''Papillon'' a distanza di 24 anni dall'evasione dall'Isola del Diavolo, dove era rimasto per tredici anni, cercando per nove volte, prima di riuscirci, di evadere e quindi di avere molte cose da raccontare.
C'è comunque da scommettere che in molti compreranno il ''Diario di un prigioniero'', almeno per capire come l'ex presidente della repubblica abbia trovato argomenti per scrivere un libro in appena una ventina di giorni passati dietro le sbarre praticamente in regime di isolamento, cui è stato assegnato, oltre che per rispetto del precedente ruolo, anche perché il suo arrivo al carcere parigino de La Santé non è fosse stato accolto con entusiasmo dagli altri reclusi, imbestialiti per il trattamento di favore a lui riservato e anche perché, se stai dietro le sbarre, chiunque incarni o abbia incarnato il potere è qualcuno da usare con un sacco d'allenamento per pugili.
C'è comunque da stare tranquilli che l'uscita del libro, fissata per il 10 dicembre, sarà preceduta un enorme battage pubblicitario, anche perché la casa che lo edita, Fayard, è di proprietà di Vincent Bolloré, uno dei protagonisti assoluti dell'economia transalpina.
Per chi vuole negarsi il gusto della sorpresa, basta leggere il messaggio social con cui Sarkozy ha annunciato la sua fatica letteraria.
"In prigione non c'è niente da vedere e niente da fare. Dimentico il silenzio che non esiste nella prigione di Santé, dove c'è molto da sentire. Il rumore è purtroppo costante. Come nel deserto, la vita interiore si rafforza in prigione", scrive l'ex presidente, che, pare di tutta evidenza, nelle tre settimane in galera ha accumulato tanta esperienza, avendo il tempo di lanciarsi in meditazioni e analisi filosofiche.
Per la cronaca, il 25 settembre, l'ex capo dello Stato, ora settantenne, è stato condannato a cinque anni di carcere (la sentenza, seppure provvisoria, è stata resa immediatamente esecutiva) per associazione per delinquere. Sentenza immediatamente impugnata.
Per il tribunale, Sarkozy ha consentito ai suoi complici di rivolgersi alla Libia del dittatore Muammar Gheddafi per sollecitare finanziamenti segreti per la sua vittoriosa campagna presidenziale del 2007.
La sua scarcerazione (era entrato a La Santé il 21 ottobre), il 10 novembre, è stata decisa per la mancanza di pericolo di fuga.