Economia

Salone del Mobile, presentata l'edizione 2025: "Sold out nonostante le incertezze"

Redazione
 

La sala principale del Piccolo Teatro - la fabbrica dello spettacolo di Strehler a Milano, è gremita per la presentazione del Salone del Mobile 2025 e la platea per una volta diventa sala d'attesa.

Salone del Mobile, presentata l'edizione 2025: "Sold out nonostante le incertezze"

Quest’anno il concept riporta a una misura d’uomo: Thought for Humans, ideato dall’agenzia Dentsu Creative, che guida la comunicazione internazionale di questa edizione con una campagna multisoggetto on air da gennaio, caratterizzata attraverso cinque scatti fotografici che immortalano l’armonia naturale tra il corpo umano e i materiali che più rappresentano il presente e il futuro prossimo del design, dell’artigianato e della sostenibilità: legno, metallo, tessuto e bio-plastica e anche luce, non-materiale per eccellenza.

Maria Porro, direttrice del Salone, sul palcoscenico retroilluminato parla di un successo annunciato nonostante i tempi incerti: “L’edizione 2024 ha chiuso con numeri record, oltre 370mila operatori da 146 Paesi. Quest’anno, il Salone arriva ad aprile con una superficie espositiva, ancora una volta soldout nonostante le incertezze degli scenari globali. Un risultato che esprime un impegno costante nel miglioramento dell’esperienza di visita, dei servizi al pubblico e agli espositori, nelle attività di promozione all’estero, nell’ideazione di nuovi format che ci hanno permesso di stringere nel corso dell’anno nuove alleanze strategiche negli Stati Uniti, in Cina, e firmando, non ultimo, questo gennaio, un Memorandum con l’Arabia Saudita, che apre nuove opportunità per il Made in Italy in un mercato in cui l’export di settore segna un +22,8%” ha detto.

Porro ha aggiunto che da sempre “la nostra missione è accendere i riflettori internazionali sull’eccellenze di settore. A Milano, nel mondo. La percentuale di espositori italiani ed esteri presenti che ha partecipato continuativamente alle ultime 10 edizioni delle manifestazioni annuali è pari al 59,4%. Un dato che, nel complesso contesto delle manifestazioni fieristiche internazionali, conferma il successo del Salone nella sua duplice anima di acceleratore di business e produttore di contenuti. Partecipare al Salone significa esporre, connettere, produrre valore ma anche contribuire attivamente all’evoluzione del settore, all’interno di una piattaforma che alimenta il dibattito su scenari e visioni a venire”.

Poi, il Sindaco di Milano Beppe Sala prende la parola: "Quanta città c'è in questa ricorrenza pluridecennale? "C'è una connessione straordinaria. Ci sono valori creati nel tempo, che vanno portati avanti. C'è la volontà di guardare avanti, c'è l'idea che qui si possano comprendere le tendenze e anche l'attitudine milanese a risolvere le problematiche. Da questo punto di vista il Salone è una palestra ed è anche un sistema con cui noi riflettiamo su cosa vogliamo dalla nostra città", afferma il primo cittadino.

Attesissima, l'installazione di Robert Wilson fa da ponte con l'Art Week: in programma dal 6 aprile, con la giornata di inaugurazione gratuita e aperta tutti, al 18 maggio, nell'anno di Euroluce, l'artista di fama internazionale illumina il capolavoro di Michelangelo, la Pietà Rondanini, riconosciuta, insieme all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, come l’opera d’arte più iconica di Milano.

Nel rispetto dell’allestimento progettato nel 2015 da Michele De Lucchi nell'Ospedale Spagnolo, presso il Castello Sforzesco, Wilson realizza una propria visione del capolavoro michelangiolesco intitolandola Mother, stabilendo un dialogo drammaturgico con la preghiera medievale Stabat Mater nella versione vocale e strumentale del compositore estone Arvo Pärt: "Mi accingo a creare una mia visione del capolavoro di Michelangelo non finito prima della sua morte diviso tra un sentimento di timore reverenziale e l’altro di ammirato stupore", racconta in un video trasmesso in apertura della conferenza stampa.

"Prevale su tutti, comunque, un sentimento di serenità, di pace con se stessi pur di fronte alla tragedia della morte. Niente a che vedere, per me, con la religione. È un’immagine universale, un’esperienza spirituale che muove in noi qualcosa di più profondo che non necessita spiegazioni". Nella cornice urbana, il potere di Euroluce accenderà altri progetti e con The Night Before alla Scala, si aprirà ufficialmente la manifestazione con lo spettacolo Chairs, Objects, Opera. Torna, poi, il Design Kiosk, un'arena urbana raccolta che funziona da polo multitasking fra editoria e pensiero.

Dentro la Fiera di Rho, invece, 169mila metri quadrati di spazi si mettono a servizio di 2mila exhibitors provenienti in 37 Paesi. C'è un lavoro gigante dietro tutto questo. "Le aziende italiane presenti al Salone hanno un fatturato complessivo di circa 9miliardi e quelle straniere di circa 7miliardi". Che l'evento sia (anche) una questione di mercato è una certezza: il 59.4% delle aziende torna quest'anno dopo aver preso parte alle ultime nove edizioni. Poi le novità: oltre Euroluce, l'organizzazione ha invitato Paolo Sorrentino a interagire con il progetto, in continuità con l'anno scorso, quando è stato esposto il lavoro firmato da David Lynch con le passate Interiors/A Thinking Room.

Con il regista napoletano, reduce da un'annata di successo con il film Parthenope, il Salone del Mobile apre le porte su una riflessione che prende il via da La Dolce Attesa, installazione per indagare la potenza dei luoghi, legati emotivamente alla comunità, pensati come spazi che legano memoria e sentimento. Oltre all'arena firmata dai Formafantasma, che si riconferma come la piazza al coperto dell'evento - casa del progetto Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives, curato da Annalisa Rosso, l'interior designer Pierre-Yves Rochon, nei padiglioni 13 e 15, presenta Villa Héritage: un luogo in cui il design si fa linguaggio universale per mettere in dialogo riflettendo sull’idea di trasmissione. "Il punto di partenza è sempre la sensazione: come l'essere umano viva lo spazio", aggiunge Maria Porro.

Questa è la riflessione che fa nascere il pensiero di questa edizione, concentrata sulle mille possibilità del pensiero umano: "bisogna saper pensare al contrario". E c'è anche qualcosa in più: Light for Life. Light for spaces. con masterclass, laboratori e arene aperte. In questa cornice, FederlegnoArredo compie 80 anni. Dice Claudio Feltrin: "Il 2025 va affrontato con una navigazione a vista, prudenti. Lo abbiamo già fatto nel 2024. La seconda parte dell'anno ha dato qualche segno di rallentamento della discesa, allora possiamo sperare di viaggiare nel floor della situazione per poi riprendere. Ma è difficile fare delle previsioni".

Qui nasce anche la nuova edizione del SaloneSatellite, curata da Marva Griffin, progetto nel progetto: "Sono molto felice, perché dopo la venticinquesima edizione continuano ad arrivare le application dei giovani creativi da tutto il mondo".

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