Economia
SACE porta a Bari le “Energie per il futuro dell’export”
Redazione

Il Roadshow “Energie per il futuro dell’export” continua il suo viaggio attraverso l’Italia e approda a Bari, quarta tappa di un percorso che SACE, l’Export Credit Agency italiana controllata dal MEF, ha costruito per ascoltare da vicino le imprese e tradurre le loro esigenze in soluzioni concrete. Dopo Milano, Venezia e Napoli, il capoluogo pugliese diventa così il punto d’incontro tra territori dinamici, filiere strategiche e una visione di lungo periodo che punta a rafforzare la competitività del Made in Italy sui mercati globali.
SACE porta a Bari le “Energie per il futuro dell’export”
Un itinerario di oltre 1.300 chilometri, pensato per attraversare la Penisola da Nord a Sud e che presto toccherà Bologna, Firenze e Roma, facendo tappa nelle Case delle Imprese di SACE: luoghi di confronto quotidiano dove oltre 6.000 imprese del Mezzogiorno trovano supporto, strumenti finanziari e orientamento nei percorsi di crescita internazionale.
La tappa di Bari, nella sede territoriale attiva da quindici anni, ha riunito aziende rappresentative delle principali filiere di Puglia e Basilicata: agroalimentare, meccanica, aerospazio, energia, chimica, trasporti e componentistica. Qui le imprese hanno condiviso esperienze, criticità e opportunità, confermando come il Mezzogiorno sia sempre più protagonista nella mappa dell’export italiano.
“Essere presenti nei territori è parte integrante del nostro mandato istituzionale”, ha detto Michele Pignotti, Amministratore Delegato di SACE (in foto). “Solo attraverso un confronto continuo possiamo migliorare gli strumenti a supporto della competitività, trasformando le energie delle imprese in programmi concreti per la crescita sostenibile e l’apertura ai mercati esteri”. Una visione rilanciata anche dal Presidente Guglielmo Picchi, che ha sottolineato la forza dei sistemi produttivi di Puglia e Basilicata: “Territori dinamici, con filiere solide e capaci di competere nel mondo”.
I numeri confermano questo dinamismo. Tra il 2024 e i primi mesi del 2025, SACE ha sostenuto nelle due regioni progetti di export e investimenti per 2 miliardi di euro, affiancando circa 1.500 imprese. Le vendite pugliesi all’estero, quasi 10 miliardi nel 2024, mostrano segnali di apertura verso nuovi mercati: nel primo semestre 2025 brillano Polonia (+11,4%), Repubblica Ceca (+36,4%), Slovenia (+37%), Serbia (+38,8%) e Arabia Saudita (+6,1%). Una dinamica analoga caratterizza la Basilicata, dove emergono crescite eccezionali verso Stati Uniti (+146,1%), Turchia (+352,8%) e Regno Unito (+25,8%), trainate da meccanica, metalmeccanica, gomma-plastica e mezzi di trasporto.
Il Roadshow rilancia il ruolo strategico della diversificazione, rompere la dipendenza dai mercati maturi, Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna assorbono ancora la parte dominante dell’export, è fondamentale per garantire resilienza e una crescita stabile nel tempo.
Tre sono le direttrici al centro della strategia SACE: competitività, con strumenti finanziari e assicurativi dedicati, innovazione e sostenibilità, indispensabili per aumentare la produttività e affrontare le sfide globali, diversificazione, attraverso l’apertura verso aree geografiche ad alto potenziale.
In un Mezzogiorno che nel 2024 ha esportato oltre 28 miliardi di euro in alimentari e bevande, farmaceutica, meccanica e trasporti, SACE continua a posizionarsi come partner chiave della modernizzazione industriale del Sud.