Economia

Giovani, risparmio e previdenza, nasce il “materasso digitale”

Redazione
 
Giovani, risparmio e previdenza, nasce il “materasso digitale”
I giovani italiani risparmiano, ma non investono. Proteggono il futuro, ma non lo costruiscono. È l’immagine nitida, e in parte allarmante, che emerge dal focus “giovani, risparmio e previdenza” dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, realizzato da Kkienn Connecting People and Companies. Una generazione responsabile, attenta a non sprecare le poche risorse a disposizione, ma spesso prigioniera di un paradosso: accumula senza agire, lasciando il denaro fermo su conti e depositi. Un vero e proprio “materasso digitale”.

Giovani, risparmio e previdenza, nasce il “materasso digitale”

Il contesto di partenza è fragile. Quasi metà dei lavoratori under 35 guadagna meno di 1.500 euro al mese e uno su quattro non è economicamente autosufficiente, per le donne, le difficoltà raddoppiano. Il lavoro povero e la precarietà costringono a rimandare scelte cruciali, dalla casa alla famiglia, e alimentano l’idea che il futuro sia qualcosa cui prepararsi, più che qualcosa da progettare. Non stupisce allora che il 76% dei giovani colleghi la propria difficoltà a creare una famiglia all’assenza di stabilità economica.

Di fronte all’incertezza, però, i giovani reagiscono con maturità: risparmiare (43%), migliorare la propria formazione, tutelare la salute ed equilibrarsi tra vita e lavoro diventano strumenti di autodifesa. È una generazione che punta sull’autoefficacia, lavorare sodo, aggiornarsi, costruire relazioni professionali. Le giovani donne, più vulnerabili sul mercato del lavoro, mostrano un approccio più prudente e tradizionale, mentre gli uomini interpretano il risparmio come una chance di investimento.

Eppure, quando si passa dalla teoria alla pratica, il sistema si inceppa. Il 41% dei giovani lascia il denaro fermo su conti correnti o depositi, e solo uno su quattro utilizza strumenti di investimento o di previdenza integrativa. È un risparmio che rassicura ma non cresce. E questo nonostante i giovani risparmino, in proporzione, più degli adulti: il 15,9% del reddito contro l’11,8%. Le somme accantonate sono però modeste e la paura di sbagliare domina le scelte.

A pesare maggiormente è il vuoto informativo. Due giovani su tre non hanno mai cercato né ricevuto informazioni su strumenti finanziari o previdenziali. E la previdenza integrativa resta un oggetto misterioso. Quasi la metà non sa cosa sia e solo il 9% afferma di essere davvero informato. Nonostante la consapevolezza dei rischi, il 67% teme il collasso del sistema pensionistico, l’adesione ai fondi pensione resta bassissima: meno di un giovane risparmiatore su quattro, e solo il 19% tra le ragazze.

L’educazione finanziaria rappresenta lo snodo decisivo. Il 70% dei giovani desidera migliorare le proprie competenze, soprattutto attraverso percorsi in presenza e tramite consulenti qualificati. C’è fiducia nelle assicurazioni, considerate da una parte significativa del campione (soprattutto tra le donne) come soggetti credibili per la formazione economico-finanziaria. Ma l’esperienza con gli operatori tradizionali risulta spesso deludente: approcci commerciali, poca chiarezza, scarsa personalizzazione.

Per Stefano Cariani, Chief Life Officer del Gruppo Unipol, il punto è chiaro: serve un nuovo modello di relazione. “Educare, proteggere, accompagnare” sono le tre parole chiave per sostenere i giovani nelle scelte di lungo periodo. Educare al valore del tempo e dell’investimento, proteggere con soluzioni semplici e flessibili, accompagnare con strumenti adeguati alle tappe della vita. “Il compito delle compagnie , afferma, non è solo vendere prodotti, ma costruire competenze”.

Concetto ribadito da Luca Giordano, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Unipol: “La sostenibilità può diventare la leva per trasformare la sensibilità delle nuove generazioni in scelte finanziarie responsabili. Offrire strumenti coerenti con i loro valori significa costruire fiducia”.

I giovani italiani hanno compreso l’importanza del risparmio, ma non hanno ancora trovato la strada per trasformarlo in progettualità. Per superare il “materasso digitale” serve un cambiamento culturale, da parte dei giovani, ma anche di chi dovrebbe accompagnarli. E l’Osservatorio GenerationShip dimostra che questa nuova consapevolezza è non solo possibile, ma già in cammino.
  • Milano Cortina 2025 con Pirelli
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • La risposta alla tua salute. Sempre
Newsletter Euroborsa
Notizie dello stesso argomento
Prezzi in crescita e tempi di vendita ai minimi, il mercato immobiliare nel terzo trimestre 2025
20/11/2025
Redazione
Prezzi in crescita e tempi di vendita ai minimi, il mercato immobiliare nel terzo trimestr...
Giovani, risparmio e previdenza, nasce il “materasso digitale”
20/11/2025
Redazione
Giovani, risparmio e previdenza, nasce il “materasso digitale”
ESPE conquista due nuove commesse da 10,5 milioni, spinta sull’agrivoltaico avanzato
20/11/2025
Redazione
ESPE conquista due nuove commesse da 10,5 milioni, spinta sull’agrivoltaico avanzato
MFE, utile più che raddoppiato nei primi nove mesi 2025, pubblicità in crescita in Italia e integrazione P7S1 al via
20/11/2025
Redazione
MFE, utile più che raddoppiato nei primi nove mesi 2025, pubblicità in crescita in Italia ...