Economia
Risparmio gestito in crescita, 4.220 miliardi di euro sotto vigilanza Consob, record dal 2010
Redazione

Il risparmio degli italiani non conosce sosta e raggiunge nuovi massimi storici. Secondo l’ultimo Bollettino Statistico Intermediari della Consob, a fine giugno 2025 il controvalore complessivo degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari vigilati ha toccato quota 4.220 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto a fine 2024. È il dato più alto mai registrato da quando l’Autorità ha avviato le rilevazioni nel 2010, segno della crescente propensione dei risparmiatori a diversificare e a investire attraverso canali regolamentati.
Risparmio gestito in crescita, 4.220 miliardi di euro sotto vigilanza Consob, record dal 2010
A trainare l’incremento sono stati in particolare i titoli di capitale italiani, cresciuti del 6,2%, seguiti dai titoli di Stato (+3,2%) e dagli OICR (+3%). Il semestre si chiude dunque con un sistema finanziario in salute, sostenuto da un contesto di tassi in discesa e da una fiducia crescente nei gestori vigilati.
L’attività dei servizi di investimento ha registrato una crescita generalizzata. Il collocamento di strumenti finanziari è salito dell’11,8%, la negoziazione in conto proprio del 24,8% e l’esecuzione di ordini del 6,8%. In controtendenza solo la ricezione e trasmissione di ordini, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Spicca inoltre la performance dei prodotti assicurativi a contenuto finanziario, con i premi lordi in aumento del 24,2%, grazie al boom delle polizze unit linked (+26,1%).
Il patrimonio gestito da intermediari vigilati ha raggiunto i 1.641 miliardi di euro, in aumento dell’1,2% rispetto a fine 2024. Le gestioni patrimoniali individuali, che rappresentano oltre i due terzi del totale, crescono dell’1,4%, mentre gli OICR aperti di diritto italiano avanzano dell’1,7%. La raccolta netta dei fondi aperti è risultata positiva per 8,6 miliardi, spinta soprattutto dai fondi obbligazionari (+10,6 miliardi) e monetari (+1,9 miliardi), che hanno più che compensato i deflussi dai comparti azionari e flessibili.
Sul fronte reddituale, le Sgr chiudono il semestre con un utile netto aggregato di 823 milioni di euro, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-31 milioni). Le maggiori commissioni nette (+85 milioni) non hanno compensato l’aumento dei costi operativi (+41 milioni), delle imposte (+9 milioni) e la diminuzione degli utili da partecipazioni (-30 milioni). Anche per le Sim il risultato si riduce a 54,4 milioni, in calo di circa 7 milioni, per effetto dell’aumento dei costi (+19 milioni) e della lieve contrazione delle commissioni (-1,6 milioni).
Nonostante la moderata flessione degli utili, il settore mostra un profilo di solidità strutturale. Il Cost to Income Ratio si mantiene stabile intorno al 45%, mentre il Margine di Profitto Netto resta vicino al 40%, valori che confermano una redditività elevata e un sistema finanziario efficiente, pur in un contesto di costi operativi in aumento.
La Consob certifica dunque la buona tenuta del risparmio gestito italiano, che continua a rappresentare un pilastro di stabilità per famiglie, imprese e mercati.