Economia
Snam, risultati in crescita e guidance 2025 rivista al rialzo
di Redazione

Snam archivia i primi nove mesi del 2025 con risultati in solida crescita, migliorando tutti gli indicatori economico-finanziari e confermando la propria centralità nel sistema energetico nazionale. Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Alessandro Zehentner, ha approvato i conti con ricavi totali pari a 2,85 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2024), un EBITDA adjusted di 2,23 miliardi (+6,6%) e un utile netto adjusted di 1,1 miliardi (+10%).
L’amministratore delegato Agostino Scornajenchi (nella foto) ha espresso “orgoglio per risultati che confermano la solidità industriale e finanziaria di Snam, anche in un contesto globale complesso”, sottolineando come “l’aumento dei volumi di gas naturale liquefatto (GNL) e il livello record degli stoccaggi dimostrino la capacità del gruppo di garantire la sicurezza energetica del Paese”.
La società ha inoltre migliorato la guidance 2025, con una previsione di EBITDA a circa 2,95 miliardi di euro, utile netto adjusted a 1,42 miliardi e un indebitamento netto atteso di 18 miliardi, inferiore alle precedenti stime.
Gli investimenti hanno raggiunto 1,77 miliardi di euro, con oltre 850 cantieri attivi e un aumento del 19% su base annua. Più della metà (57%) è allineata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e il 35% alla tassonomia europea, confermando il ruolo di Snam nella transizione energetica. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 17,4 miliardi, in calo rispetto a giugno 2025, mentre la cash conversion ha raggiunto un record dell’82%.
Tra i principali driver di crescita figurano la messa in esercizio del terminale FSRU di Ravenna, l’acquisizione di Stogit Adriatica e la forte espansione del business della rigassificazione. Nei primi nove mesi del 2025 i volumi di GNL immessi in rete sono aumentati del 55%, con 78 discariche da navi metaniere. La capacità di stoccaggio complessiva, ora pari a 18,1 miliardi di metri cubi, è la più alta d’Europa, con un riempimento del 92%, dieci punti oltre la media continentale.
Sul fronte internazionale, Snam attende il via libera dell’autorità tedesca per completare l’acquisizione del 24,99% di Open Grid Europe (OGE), principale operatore del trasporto gas in Germania, un’operazione che il ministro Adolfo Urso ha definito “strategica per l’interesse nazionale e la sicurezza energetica europea”.
L’impegno ambientale del gruppo è stato nuovamente riconosciuto con il Gold Standard ONU per la riduzione delle emissioni di metano (quinto anno consecutivo) e dal rating AA di MSCI ESG. L’azienda ha, inoltre, raggiunto l’86% di funding sostenibile e registrato una riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 del 25% rispetto alla baseline 2022, anche grazie all’uso di algoritmi basati su intelligenza artificiale per ottimizzare il dispacciamento.
Il CdA ha, infine, deliberato un acconto sul dividendo 2025 di 0,1208 euro per azione, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente, con pagamento dal 21 gennaio 2026. Con la solidità dei risultati raggiunti, Snam si conferma un pilastro della sicurezza energetica italiana e un protagonista della transizione verde europea.