L’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) ha presentato il rapporto “Il Private Banking in Italia: previsioni al 2026”, che nella prima sezione, sviluppata in collaborazione con Prometeia, offre previsioni biennali sull’andamento del settore, mentre nella seconda parte approfondisce le aspettative dei Responsabili Private degli istituti associati.
Private Banking, AIPB: entro il 2026 gestirà il 36% della ricchezza investibile delle famiglie italiane
“Le previsioni per il 2026 confermano il peso crescente e il ruolo del Private Banking nelle scelte d’investimento delle famiglie italiane - ha evidenziato il Presidente AIPB, Andrea Ragaini (in foto), nel commentare il report -. Un percorso di crescita che si fonda sulla consulenza professionale e la centralità del Private Banker. L’industria, oggi, si pone un obiettivo ancor più rilevante, quello di accrescere nel tempo il valore dei patrimoni in gestione, guidando le scelte della clientela all’interno di un contesto in continua evoluzione”.
Nonostante un rallentamento della crescita economica globale, dall’indagine emergono segnali di stabilità, in cui saranno gli USA a mostrare una dinamica più positiva tra il 2024 e il 2026 (rispettivamente del +2,6%, +1,5% e +2,1%), mentre il Pil italiano è visto in crescita tra lo 0,8%, nel 2024 e 2025, e lo 0,7% nel 2026, e quello dell’eurozona tra lo 0,7% e l’1,1%. Le prospettive di recessione vengono infatti allontanate dal calo dell’inflazione e dalle condizioni del mercato del lavoro. La politica monetaria delle banche centrali, invertitasi nel corso 2024, apre la strada ad ulteriori misure espansive di qui al primo semestre 2025; e l’abbassamento dei tassi della BCE rende possibile uno scenario di “soft landing” per l’economia italiana e dell’eurozona. Nel nostro Paese, il rapporto debito/Pil è previsto aumentare a seguito degli effetti dei bonus pubblici, che porterà ad un aumento del rischio sui titoli pubblici, con lo spread BTP-Bund atteso crescere fino a circa 185pb entro il prossimo anno.
Passando ai mercati azionari, si prevede che la dinamica positiva, in coso da inizio anno, prosegua durante il prossimo biennio, con ritorni medi annui attesi attorno al 7-8%. Nell’anno in corso il rientro dell’inflazione si è tradotto in una ripresa del potere d’acquisto, con un recupero del reddito disponibile delle famiglie (+3,0%) che, nei prossimi due anni, invece, è previsto avere una dinamica inferiore all’1%. I consumi, molto deboli nel 2024 (+0,1%), sono visti in leggera ripresa nel biennio 2025-2026. Ciononostante, il tasso di risparmio resterà su livelli bassi (attorno all’8,5%), in un contesto di crescita del PIL moderata. Ne consegue anche che i nuovi flussi investiti in attività finanziarie nel triennio ‘24-‘26 sono visti calare a 210 miliardi di euro (erano 240 miliardi nel triennio precedente). Nell’ultimo biennio (‘23-’24) le componenti positive del risparmio e dei mercati finanziari hanno contribuito ad un aumento della ricchezza finanziaria investibile delle famiglie italiane, soprattutto mediante il recupero dei mercati (+3,4%), ma anche grazie ai nuovi flussi positivi (+1,7%). Nel prossimo biennio (‘25-’26) tale trend è previsto proseguire, ampliando la ricchezza finanziaria investibile degli italiani da 3.689 a quasi 4.000 miliardi. Il contributo verrà prevalentemente dai flussi (+1,9%) e da un andamento positivo dei mercati (+1,5%).
Secondo le previsioni, gli asset under management (AuM) del Private Banking supereranno i 1.412 miliardi di euro entro il 2026 (+6,6% rispetto al 2004 vs +1,8% altri operatori), grazie a una combinazione di nuovi flussi di raccolta (+4,2%) e alla ripresa dei mercati finanziari (+2,4%). Di pari passo la crescita della quota di mercato del Private Banking nel prossimo biennio, che arriverà a gestire quasi il 36% della ricchezza investibile delle famiglie. Anche i leader di settore vedono positivamente le prospettive del Private Banking: il 56% ritiene che l’industria continuerà a crescere nei prossimi 12-18 mesi, mentre per il 44% rimarrà stabile. Per nessuno, quindi, peggiorerà. La componente del risparmio gestito sarà la protagonista, con una crescita media annua dell’8,2%, trainata sia da nuovi flussi netti (+4,3%), sia dall’effetto mercato (+3,9%). Il comparto assicurativo vedrà un aumento annuo medio del 5,7%, sostenuto da una distribuzione equilibrata tra flussi e mercato. Infine, l’amministrato, dopo una forte espansione nel biennio precedente (+27,8%), continuerà a crescere a un ritmo più moderato (+6,4% medio annuo). Dall’indagine condotta da AIPB tra i leader del settore, si prevede un crescente interesse verso gli investimenti di lungo periodo (come i private markets; 22% delle preferenze).
Al secondo posto, nonostante il forte calo (dal 41 al 22%) gli investimenti a capitale garantito. In sostanziale crescita le soluzioni assicurative per l’ottimizzazione fiscale (dal 3 al 9%), mentre si conferma la propensione a mantenere una parte di liquidità per scopi precauzionali (13%). Le asset class previste crescere maggiormente sono quelle legate alle strategie alternative (come private equity, infrastrutture, real estate; per quasi l’80% dei rispondenti) e quella azionaria (oltre il 70%). Sull’obbligazionario le aspettative sono più tiepide (per oltre la metà rimarrà stabile o decrescerà), mentre per il 54% dei leader Private la liquidità diminuirà. Passando ai prodotti d’investimento, le attese verso performance migliori vanno alle polizze vita e gestioni patrimoniali (62%), seguite dai fondi ESG (54%). Titoli di Stato e Depositi sono visti decrescere per il 38%.
AIPB è l’Associazione che riunisce i principali operatori nazionali e internazionali del Private Banking, Università, Centri di ricerca, Società di servizi, Associazioni di settore, Studi legali e professionali. Nata nel 2004, AIPB è un network interdisciplinare che condivide le proprie competenze distintive per la creazione, lo sviluppo e l’allargamento della cultura del Private Banking che si rivolge a famiglie e individui con patrimoni significativi ed esigenze complesse di investimento. Gli operatori del Private Banking mettono a disposizione di questa clientela competenze qualificate, un’ampia gamma di servizi personalizzati in base alle specifiche esigenze di ogni singolo cliente e strutture organizzative dedicate. Perseguendo qualità ed eccellenza, scopo di AIPB è promuovere e valorizzare, attraverso costanti attività istituzionali, culturali e formative il servizio di Private Banking in termini di competenza, trasparenza ed efficacia nei confronti dei bisogni e delle necessità di individui e famiglie.