Economia

PNRR, altri 2 miliardi per l’agricoltura, rafforzati i contratti di filiera e il parco agrisolare

Redazione
 
PNRR, altri 2 miliardi per l’agricoltura, rafforzati i contratti di filiera e il parco agrisolare
La Cabina di regia del PNRR ha approvato una revisione del piano che rafforza ulteriormente gli interventi a favore del settore agricolo. La dotazione di risorse del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è stata incrementata di 2 miliardi di euro, destinati ai “Contratti di filiera”, che raggiungono così una disponibilità complessiva di 4 miliardi. Con questa rimodulazione, le risorse del PNRR dedicate al primario salgono a 8,5 miliardi, più del doppio rispetto ai 3,6 miliardi previsti nel 2021. Includendo anche i fondi ordinari, dal 2023 lo sviluppo del sistema agricolo italiano può contare su circa 15 miliardi di euro.

PNRR, altri 2 miliardi per l’agricoltura, rafforzati i contratti di filiera e il parco agrisolare

Il rafforzamento nasce dal successo della misura: approvata con la rimodulazione del piano di gennaio 2024, prevedeva contratti per 1 miliardo entro giugno 2025, obiettivo già superato con 1,256 miliardi sottoscritti, pari al +25%. Sono stati così finanziati 63 progetti di filiera, coinvolgendo oltre 1.040 imprese e generando investimenti per 2 miliardi di euro grazie al cofinanziamento e all’accesso agevolato al credito. I “Contratti di filiera” si confermano uno strumento strategico per modernizzare le imprese agricole italiane, stimolare digitalizzazione, innovazione ed efficientamento energetico, migliorando sostenibilità e competitività.

Ulteriori risorse vengono destinate anche al “Parco Agrisolare”, che ha già finanziato oltre 23.000 imprese con 800 MW di capacità installata. L’obiettivo al 2026 è portare la soglia a 1,7 GW, superando i target concordati con Bruxelles e quadruplicando i valori iniziali del 2021. I nuovi fondi derivano da economie su altre misure del Masaf che hanno già soddisfatto le domande utili a raggiungere i traguardi fissati.

“Il governo Meloni ha scelto di non sacrificare la produzione sull’altare dell’ideologia, ma di renderla compatibile con ambiente e sostenibilità. Sosteniamo agricoltori, allevatori e pescatori per riconoscere loro una remunerazione equa e investiamo nelle rinnovabili senza togliere terreno alla produzione agricola”,
ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida, sottolineando come il piano consenta di finanziare 24.000 aziende agricole con impianti energetici che riducono i costi e proteggono l’ambiente.

Secondo i dati Istat, il settore agricolo ha contribuito in maniera significativa alla crescita del Pil italiano nel 2024, con un aumento del 2% del valore aggiunto. Il reddito degli agricoltori italiani è stato quello cresciuto di più in Europa in termini nominali, con incrementi a doppia cifra contro una media europea dello 0,9%. Anche le esportazioni agroalimentari hanno segnato un nuovo record storico, raggiungendo i 70 miliardi di euro.
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