I prezzi del petrolio oggi sono rimasti pressoché invariati, con gli operatori che aspettano di capire cosa contiene il piano di dazi che oggi Trump presenterà e che temono possa esacerbare una guerra commerciale globale e frenare la domanda di greggio.
Petrolio: prezzi invariati, ma si guarda alle mosse di Trump sui dazi
I future sul Brent sono scesi di 7 centesimi, o dello 0,09%, a 74,42 dollari al barile alle 08:58 (ora di Londra). I future sul greggio US West Texas Intermediate sono scesi di 5 centesimi, o dello 0,07%, a 71,15 dollari.
Gli esperti temono che le politiche tariffarie di Trump possano alimentare l'inflazione, rallentare la crescita economica e inasprire le controversie commerciali.
I commercianti saranno attenti alle imposte sulle importazioni di greggio, che potrebbero far aumentare i prezzi dei prodotti raffinati. Per settimane Trump ha pubblicizzato il 2 aprile come "Giorno della liberazione", introducendo nuovi dazi che potrebbero mettere a dura prova il sistema commerciale globale.
"Il rischio è orientato al ribasso, dato che è improbabile che misure tariffarie più deboli del previsto determinino un rally significativo del Brent, mentre misure più forti del previsto potrebbero innescare una sostanziale svendita", hanno affermato gli analisti di BMI in una nota.
Trump ha anche minacciato di imporre tariffe secondarie sul petrolio russo e lunedì ha intensificato le sanzioni contro l'Iran nell'ambito della campagna di "massima pressione" della sua amministrazione per tagliarne le esportazioni.
Le scorte di petrolio e carburante degli Stati Uniti hanno dipinto un quadro contrastante della domanda e dell'offerta nel più grande produttore e consumatore al mondo.
Le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 6 milioni di barili nella settimana conclusasi il 28 marzo, secondo fonti che citano l'American Petroleum Institute. Le scorte di benzina, tuttavia, sono diminuite di 1,6 milioni di barili e le scorte di distillati sono diminuite di 11.000 barili, hanno affermato le fonti.