Quando arriva la Pasqua, le campane risuonano in festa, le tavole si vestono di sapori antichi e le piazze si accendono di colori, simboli e racconti che sanno di rinascita. Se in Italia la tradizione si declina tra colombe glassate e uova di cioccolato, altrove la Pasqua assume forme inattese: talvolta poetiche, altre volte eccentriche, sempre intrise di significati profondi.
Pasqua: una festività che attraversa il mondo, tra riti, simboli e meravigliose stranezze
Partiamo allora per un viaggio intorno al mondo, alla scoperta delle usanze pasquali più curiose e affascinanti, dove spiritualità, leggenda e folklore si intrecciano in un caleidoscopio di riti. In Francia, la Pasqua si fa fiaba e silenzio.
Dal Venerdì Santo alla Domenica di Resurrezione, le campane delle chiese tacciono in segno di lutto per la morte di Cristo. Ma ai bambini si racconta che siano volate a Roma, dopo aver messo le ali, per ricevere la benedizione del Papa. Al loro ritorno, la mattina di Pasqua, portano con loro doni di cioccolato, nascosti dai genitori tra giardini e stanze per dar vita alla “chasse aux œufs”, la più dolce delle cacce al tesoro.
Nel cuore dell’Europa dell’Est, le uova non sono solo simboli di rinascita, ma diventano strumenti di sfida.
In Polonia e Romania, il pranzo pasquale è teatro della "battaglia delle uova'': due sfidanti urtano i gusci l’uno contro l’altro, e chi riesce a rompere quello dell’avversario mantenendo intatto il proprio vince l'onore e, spesso, qualche risata. In Romania, la mattina di Pasqua si apre con un rito di purificazione: ci si lava il viso con acqua in cui galleggiano un uovo rosso e una moneta d’argento, auspicio di salute e prosperità.
A tavola, trionfano la drob, torta salata di interiora d’agnello, e la ciorba, zuppa acida dal sapore deciso.
Spostandoci in Ungheria, il Lunedì di Pasqua ha un che di scherzoso e primaverile: i ragazzi spruzzano acqua sulle ragazze, con pistole giocattolo, bicchieri o secchi interi. È un’antica usanza che celebra la fertilità e la rinascita, mentre l' "húsvéti sonka", prosciutto affumicato, è il protagonista indiscusso del banchetto, accompagnato da pane rustico, uova sode e rafano.
A Zagabria, la Pasqua si fa arte: nella piazza della cattedrale si espongono le celebri "Uova dal cuore", enormi opere dipinte da artisti naïf, alte anche due metri. Sono divenute un emblema culturale delle festività croate, un inno visivo alla gioia pasquale.
In Grecia, la Pasqua è il cuore pulsante della spiritualità ortodossa. Le uova, rigorosamente rosse, simboleggiano il sangue di Cristo e vengono usate nel gioco del tsúgrisma, dove ciascun membro della famiglia tenta di rompere l’uovo dell’altro. Ma è sull’isola di Corfù che la tradizione si fa spettacolo: la mattina del Sabato Santo, vasi e pentole vengono lanciati dai balconi in una fragorosa esplosione di suoni che celebra la vittoria della vita sulla morte.
Attraversiamo l’Atlantico fino agli Stati Uniti, dove la Pasqua è anche show.
Tra le celebrazioni religiose spicca l’Egg Roll presidenziale: nei giardini della Casa Bianca, i bambini gareggiano spingendo uova con cucchiai di legno. Ma è New York a detenere lo scettro della stravaganza con la sua Easter Parade sulla Fifth Avenue, dove cappelli fantasiosi e abiti eccentrici sfilano in una gioiosa kermesse nata in epoca vittoriana.
In Canada, la Pasqua conserva un'anima britannica. Il Venerdì Santo è festa nazionale in quasi tutte le province, anche se in Quebec è facoltativo. Tra le delizie tipiche ci sono gli hot cross buns, panini speziati con ribes e cannella, sormontati da una croce di glassa, che evocano il sacrificio di Cristo. Immancabili anche qui le uova colorate e l’intramontabile coniglio pasquale, erede della dea germanica Ostara.
Proprio in Germania, le celebrazioni iniziano con il "Gründonnerstag", il Giovedì Verde, in cui si mangiano solo pietanze a base di erbe: zuppe di crescione e spinaci, simboli di purificazione. A tavola trionfa l’osterlamm, una torta a forma d’agnello cotta in stampi di terracotta. E per annunciare la primavera, le strade si ornano di osterstrauch, alberelli decorati con uova colorate. Nel Regno Unito, la Pasqua è spettacolo e tradizione popolare.
La famiglia reale partecipa alla messa di Pasqua, mentre in molte città si tengono le Morris Dancing, danze medievali eseguite da uomini con abiti sgargianti e campanelli ai piedi, per scacciare l’inverno. A Durham, si svolge il campionato mondiale di ''Egg Jarping'', dove vince l’uovo dal guscio più coriaceo. Nei Paesi nordici, la Pasqua assume sfumature magiche.
In Svezia e Finlandia, i bambini si travestono da ''streghe pasquali'', girano di casa in casa a chiedere dolciumi e raccontano storie. In Finlandia, i falò del sabato scacciano gli spiriti maligni, mentre la domenica si gustano le uova di cioccolato e il misterioso mämmi, dolce nero a base di segale, melassa e scorza d’arancia.
In Danimarca, si brinda con la påskebryg, la birra pasquale, e si decorano gli alberi domestici. Anche in Olanda, giardini e interni si popolano di uova appese ai rami, mentre si gusta il paasbrod, pane dolce con uvetta che profuma di primavera. Dall’altra parte del mondo, ad El Salvador, la Settimana Santa si accende di teatralità: i talcigüines, uomini vestiti da diavoli, si aggirano per le strade colpendo simbolicamente i passanti, in un rituale che mette in scena la lotta tra bene e male. In Filippine, la devozione raggiunge vette estreme: processioni, autoflagellazioni e crocifissioni reali raccontano una fede intensa e dolorosa.
In Messico, invece, esplode la teatralità con il Rogo di Giuda, dove il fantoccio del ''traditore'' per antonomasia viene bruciato tra danze e cori. In Australia, l’iconico coniglio pasquale ha ceduto il passo al bilby, un piccolo marsupiale in via d’estinzione, simbolo di tutela ambientale. La Sydney Royal Easter Show celebra la Pasqua per due settimane, con fiere agricole e manifestazioni legate al mondo rurale.
E infine la Spagna, dove la Pasqua si sublima nella Semana Santa, una delle celebrazioni religiose più solenni e spettacolari d’Europa. In Andalusia, le confraternite sfilano in abiti penitenziali, portando statue lignee a grandezza naturale, accompagnate dal lento rullare dei tamburi e dal profumo d’incenso. Un’esperienza visiva e spirituale che incanta, commuove e avvolge.