Economia

Osservatorio Findomestic, Consumi: i beni durevoli chiudono il 2024 a quota 78 miliardi

Redazione
 
Nel panorama stagnante dei consumi italiani, i beni durevoli si confermano in controtendenza, con una crescita stimata del 4,2% per il 2024, pari a un fatturato record di 78,33 miliardi di euro. È quanto emerge dall’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, elaborato in collaborazione con Prometeia. Marco Tarantola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Findomestic Banca, commenta: «Alla buona progressione che i durevoli hanno evidenziato negli ultimi due anni, in un contesto di incertezza e tensioni inflazionistiche ha contribuito anche l’azione condotta dai player della grande distribuzione che hanno saputo intercettare le esigenze delle famiglie italiane accompagnandole nella fase di consulenza e di acquisto. In questo contesto Findomestic ha intensificato i propri sforzi per supportare i propri Partner retailer promuovendo soluzioni efficaci e innovative per i clienti comuni».

Osservatorio Findomestic, Consumi: i beni durevoli chiudono il 2024 a quota 78 miliardi

Mentre Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic (nella foto), aggiunge: «In cinque anni, dal 2019 a oggi, il mercato dei durevoli vale quasi 10 miliardi di euro in più. I volumi non sono ancora tornati ai livelli pre-Covid ma si spende di più e questo è dovuto in gran parte all’inflazione, in piccola parte al crescente orientamento delle famiglie ad acquistare beni di maggiore qualità».
Il comparto mobilità si distingue come driver principale della crescita, con un incremento del 7,6%, per un fatturato stimato di 45,2 miliardi di euro. Le auto usate trainano il settore, con un aumento del 9,6% in valore, mentre le auto nuove segnano un progresso del 5,7%, arrivando a 18,1 miliardi di euro. Nonostante ciò, le immatricolazioni rimangono sotto i livelli pre-pandemia, con un calo del 16% rispetto al 2019. Le vetture ad alimentazione alternativa consolidano la loro posizione sul mercato, rappresentando il 56,7% delle nuove immatricolazioni, in crescita rispetto al 53,6% del 2023. Di queste, l’83% è costituito da modelli elettrificati, che mantengono stabile la loro quota di mercato.

Nel settore casa, il mercato dei mobili si stabilizza con un fatturato di 17 miliardi di euro, registrando un lieve calo dello 0,2%. La crescita del commercio elettronico (+12%) nel segmento arredamento e home living compensa parzialmente la cautela dei consumatori verso gli acquisti di fascia alta. L'e-commerce contribuisce per il 19% al fatturato totale del settore, raggiungendo 4,4 miliardi di euro.
I grandi elettrodomestici consolidano la loro posizione con una crescita dell’1,6%, per un fatturato superiore ai 4,1 miliardi di euro. I migliori risultati si registrano per lavastoviglie (+4,1%), piani cottura (+1,2%) e asciugatrici (+1%). Dopo una flessione nel 2023, i piccoli elettrodomestici tornano a crescere con un incremento del 6,5%, toccando i 2,1 miliardi di euro. Tra i prodotti più richiesti spiccano le friggitrici (+30,2%), i robot da cucina (+25,5%), i mini-aspirapolvere (+16,6%), le macchine per il caffè (+9%) e i dispositivi per la cura dei capelli (+7,8%).
L’elettronica di consumo, dominata per l’84% dal mercato delle TV, prosegue il trend negativo, con un calo del 4,1% e un fatturato di 1,65 miliardi di euro. Tuttavia, emergono segnali positivi nei segmenti di nicchia, come gli amplificatori (+15,9%) e i ricevitori (+17,5%), che riflettono un crescente interesse per i sistemi home theater.

Nel comparto telefonia, il fatturato si mantiene sopra i 6 miliardi di euro, con una contrazione dello 0,6%. Gli smartphone, che rappresentano l’84% del mercato, registrano una riduzione dell’1,4% nei ricavi, accompagnata da una diminuzione dei prezzi medi del 3,9%. Questo fenomeno sostiene una lieve ripresa dei volumi di vendita. Le vendite online coprono il 21,7% del valore del settore, consolidandosi come un canale rilevante.
Per quanto riguarda l’information technology, la flessione continua (-4,4%) dopo il boom del biennio 2020-21, con un fatturato che scende a 2,15 miliardi di euro.

Le regioni italiane con i maggiori aumenti di spesa in beni durevoli sono l’Umbria (+6,6%, pari a 1,3 miliardi), la Valle d’Aosta (+6,4%, 200 milioni) e l’Abruzzo (+6%, 1,6 miliardi). La spesa media per famiglia si attesta a 2.955 euro, con un incremento del 3,8% rispetto al 2023. Il Piemonte guida la classifica con una spesa media di 3.601 euro per nucleo familiare.
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