Un cortometraggio che emoziona, interroga, scuote. Ma soprattutto un’opera che mette al centro uno dei temi più urgenti della contemporaneità: il confine, sempre più sfumato, tra tecnologia e umanità. “Tanti auguri” è il titolo, ed è stato presentato alla Camera dei Deputati: una proiezione speciale, organizzata su iniziativa dell’onorevole Gimmi Cangiano, membro della Commissione Cultura, e promossa da Olidata, eccellenza italiana dell’ICT. Il corto - ideato e interpretato da Alessandro Haber, con la regia di Samuel Di Marzo e la produzione creativa di Alessandro Capitani, vincitore del David di Donatello nel 2016 - racconta la storia di Bruno, uomo semplice e padre amorevole, interpretato da Haber. La sua vita ruota intorno all’amato figlio Sergio, con cui comunica ogni giorno.
“Tanti auguri”: il corto di Haber che rivela l’illusione perfetta dell’IA
Quando arriva il compleanno di Sergio, Bruno prepara con entusiasmo la festa: decora la casa, cucina la torta, vive l’attesa con la gioia sincera di un padre. Ma Sergio non arriva. E quando finalmente il telefono squilla, la voce che Bruno sente non è quella del figlio. O meglio, lo è... ma solo in apparenza. Si tratta di un’intelligenza artificiale, un simulacro vocale che confessa: “Sergio non si è mai risvegliato dall’incidente. Io sono solo un programma progettato per alleviare il dolore di chi ha perso qualcuno”. Bruno è devastato. L’app sparisce, la casa resta addobbata per una festa che non avrà mai luogo. E lo spettatore rimane con il fiato sospeso.
A spiegare il senso dell’operazione è stata Claudia Quadrino, Amministratore Delegato di Olidata (in foto): “Questo tragico contenuto fa riflettere su limiti e potenzialità delle nuove tecnologie. Pertale motivo il nostro gruppo, che quotidianamente si interfaccia con le ultime frontiere tech, ha voluto stimolare il dibattito, per creare consapevolezza e divulgare le corrette istruzioni all’uso”. Non solo. Quadrino ha anche sottolineato il lavoro dell’azienda sul fronte dell’educazione digitale: “Vogliamo essere parte attiva nel dibattito e nella transizione digitale. Conosciamo bene le potenzialità delle nuove tecnologie ma c’è bisogno di formazione ed informazione per guidare questa nuova fase digitale. Non a caso, abbiamo intrapreso da diversi mesi un percorso nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sui pericoli del web e dei social. Oggi presentiamo il cortometraggio, a testimonianza dell’impegno costante di Olidata”.
Ad arricchire l’evento, un confronto ad ampio raggio sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale, moderato dal giornalista scientifico Daniel Della Seta. Il Prof. Mauro Cozzoli, Professore Emerito alla Pontificia Università Lateranense, ha affrontato il tema dal punto di vista antropologico: “Nonostante le elevate e sorprendenti performance di cui è capace, al punto da entrare in relazione competitiva con gli umani, l’IA non ha valore di soggetto ma di oggetto, non ha dignità di persona ma di cosa. L’IA non è e non sarà mai ‘qualcuno’, in relazione interpersonale con l’uomo. Essa è e resterà sempre ‘qualcosa’ nelle mani dell’uomo. Non avendo individualità umana, l’IA non risponde dei suoi esiti. Non è un soggetto etico e neppure giuridico: non è soggetto di responsabilità e imputabilità. Il suo operare non è un ‘agire’ morale, ma un ‘fare’ tecnico. L’IA è appunto artificiale: funziona, ma non pensa; sa, ma non sa di sapere; produce risultati, ma non ne porta le conseguenze. L’IA non è espressione di libertà e quindi di responsabilità, ma di determinismi algoritmici. L’IA non ha il senso del bene e del male morale, ma del bene utile e conveniente”.
Sul fronte medico, il Prof. Antonio Vittorino Gaddi, Presidente della Società Italiana di Telemedicina, ha ribadito: “Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in medicina devono essere rigorosamente validate attraverso studi clinici controllati: non basta che ‘funzionino’, è necessario dimostrare che superino le prestazioni umane. È inoltre imprescindibile verificare l’accettabilità dell’uso di questi strumenti da parte del paziente, il quale mantiene sempre l’ultima parola sull’uso di sistemi intelligenti per cura, prevenzione o riabilitazione. In diagnostica, prognosi e terapia assisteremo a una crescente offerta di soluzioni basate sul machine learning, ma la costruzione di un mercato sostenibile richiederà un dialogo costante tra sviluppatori, utenti, professionisti sanitari e autorità regolatorie italiane ed europee, valutando anche l’impatto psicologico sui pazienti. L’introduzione dell’IA va dunque gestita con gradualità, ponendo sempre al centro il bene del paziente”.
Anche Michelangelo Simonelli, AD di KiLabs, ha messo in evidenza gli sviluppi applicativi: “L’intelligenza artificiale ha tre applicazioni fondamentali nel mondo della salute: la ricerca farmacologica per scoprire nuovi principi, la diagnosi precoce di alcune patologie, la gestione ottimale del paziente fino a prevedere la possibile carenza di farmaci. Già oggi vediamo applicazioni concrete in alcuni ambiti: in oftalmologia, ad esempio, vi sono algoritmi che individuano precocemente i rischi di patologie altamente invalidanti come la maculopatia e la retinopatia, che possono portare, se non prese in tempo, alla cecità; in dermatologia l’IA ha permesso di raggiungere sistemi in grado di fermare l’aggravarsi del melanoma. Queste soluzioni non solo accelerano i tempi di risposta e ottimizzano il management aziendale, ma riducono gli sprechi e generano risparmi per il SSN; inoltre, grazie all’IA abbiamo stabilizzato nuove molecole per limitare l’uso di antibiotici, rafforzando la competitività dei ricercatori italiani a livello internazionale, e sviluppato algoritmi predittivi per anticipare eventuali carenze di farmaci”.
A chiudere il convegno è stato Cristiano Rufini, Presidente Olidata: “Attraverso questo convegno, la nostra azienda ha inteso ribadire il proprio impegno nel favorire sinergie strategiche finalizzate allo sviluppo e al potenziamento di sistemi predittivi avanzati, fondamentali per la prevenzione e il contrasto delle patologie oncologiche più diffuse e gravi”.
Per Euroborsa, che ha accettato di essere accanto ad Olidata nell'iniziativa, “Tanti Auguri” rappresenta molto più di un cortometraggio. È un manifesto di visione, cultura e responsabilità. E la nostra presenza tra i sostenitori, celebrata nei titoli di coda, dice il gruppo editoriale, non è una semplice citazione, ma un segno tangibile dell’impegno che ci lega all’innovazione responsabile e al racconto delle sue sfide più complesse. Una presenza, la nostra, che testimonia il ruolo sempre più attivo del mondo dell’informazione economica nei processi di riflessione etica e culturale sulle nuove tecnologie. E che ci rende particolarmente fieri di essere parte attiva in questo processo. La nostra presenza nel progetto non è casuale, aggiunge Euroborsa. Come piattaforma informativa attenta ai fenomeni emergenti dell’economia digitale, Euroborsa sostiene infatti ogni iniziativa, ogni progetto che promuova un uso consapevole dell’intelligenza artificiale, specialmente nei contesti più sensibili come quello sanitario, sociale e umano: “Per questo siamo orgogliosi di esserci: pronti a raccontare, con voce umana e pensiero critico, il futuro che ci attende'”.