Economia

Eni e Saipem ampliano l’accordo: nuovi investimenti in bioraffinazione per oltre 320 milioni

Redazione
 
Eni e Saipem ampliano l’accordo: nuovi investimenti in bioraffinazione per oltre 320 milioni

Eni e Saipem hanno esteso l’accordo di collaborazione siglato nel novembre 2023 per consolidare le rispettive competenze industriali e sviluppare nuovi progetti di interesse strategico per Eni. L’intesa si concentra sulla realizzazione di nuove bioraffinerie, sulla conversione di raffinerie tradizionali e più in generale sullo sviluppo di iniziative innovative nell’ambito della trasformazione industriale.

Eni e Saipem ampliano l’accordo: nuovi investimenti in bioraffinazione per oltre 320 milioni

L’obiettivo di Eni è rafforzare la capacità di bioraffinazione in linea con la strategia di decarbonizzazione, ampliando la produzione di biocarburanti destinati all’aviazione (SAF – Sustainable Aviation Fuel) e alla mobilità terrestre e marittima (HVO – Hydrotreated Vegetable Oil).

Saipem, attraverso questa collaborazione, consolida ulteriormente il proprio know-how nell’ambito della bioraffinazione e della decarbonizzazione. Nell’ambito dell’accordo, Eni ha recentemente affidato a Saipem un contratto per l’avvio delle attività di ingegneria di dettaglio, l’approvvigionamento e l’acquisto delle apparecchiature critiche necessarie all’ampliamento della bioraffineria Enilive di Venezia, situata a Porto Marghera.

Il progetto prevede un incremento della capacità produttiva dell’impianto, che passerà dalle attuali 400mila tonnellate/anno a 600mila tonnellate/anno e, a partire dal 2027, l’avvio della produzione di biocarburante sostenibile per l’aviazione (SAF). In aggiunta, a novembre 2024, Eni ha assegnato a Saipem un ulteriore contratto per la conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria, con una capacità di 500mila tonnellate di carica biogenica. Il progetto prevede l’implementazione della tecnologia proprietaria Ecofining™, sviluppata congiuntamente da Eni e Honeywell UOP, per la produzione di biocarburanti idrogenati HVO, con la possibilità di un successivo aggiornamento tecnologico per la produzione di SAF.

Per entrambi i progetti, Saipem ha curato le fasi preliminari di ingegneria, inclusi gli Studi di Fattibilità e i Front End Engineering Design. Il valore complessivo di entrambi i contratti è attualmente stimato in circa 320 milioni di euro. Enilive, la controllata di Eni attiva nel settore della bioraffinazione, dispone attualmente di una capacità produttiva pari a 1,65 milioni di tonnellate/anno e ha fissato l’obiettivo di superare i 5 milioni di tonnellate entro il 2030.

Eni è stata la prima compagnia al mondo a convertire raffinerie tradizionali in bioraffinerie, avviando la trasformazione degli impianti di Venezia Porto Marghera e Gela per la lavorazione di materie prime di scarto, tra cui oli esausti da cucina, grassi animali e residui dell’industria agroalimentare. Saipem, in qualità di Engineering, Procurement Service and Construction Management contractor, ha già seguito la conversione della bioraffineria di Venezia e, per la sola ingegneria, quella di Gela, maturando competenze distintive nella progettazione di soluzioni volte alla riduzione dell’impronta carbonica di impianti industriali esistenti e di nuova realizzazione.

Attraverso questa collaborazione, Eni e Saipem riaffermano il loro impegno nella transizione energetica e nel rafforzamento della filiera industriale italiana, coinvolgendo tutti i fornitori interessati nell’alleanza di sistema Open-es per incrementare la competitività dell’intero settore energetico nazionale.

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