Dopo vendite deludenti nel 2024, Nestlé vara una ristrutturazione dei suoi vertici operativi

Redazione

Nestlé, a fronte dei non esaltanti risultati del 2024, con le vendite di base inferiori alle aspettative nei primi nove mesi dell'anno, sta procedendo ad una profonda opera di rinnovamento, passando attraverso una ridefinizione della sua dirigenza e della struttura operativa.

Dopo vendite deludenti nel 2024, Nestlé vara una ristrutturazione dei suoi vertici operativi

Negli ultimi anni, Nestlé ha ''combattuto'' con la forte crescita dei costi, sia dei prodotti base che della logistica.
Quest'anno, con l'attenuarsi dell'inflazione, molti concorrenti della Nestlé hanno rallentato l'aumento dei prezzi, nella speranza di riconquistare i clienti che avevano optato per prodotti più economici.
Una situazione che ha portato, in agosto, all'estromissione del CEO Mark Schneider, cui sono stati imputati trimestri di deboli volumi di vendita.
Nestlé ha affermato che ora prevede che la crescita delle vendite organiche nel 2024 sarà di circa il 2% e un margine di utile operativo sottostante di circa il 17%. A luglio, ha ridotto le sue previsioni di crescita delle vendite organiche ad almeno il 3% e ha visto un moderato aumento del suo margine UTOP dal 17,3% del 2023.

L'ultima ristrutturazione dell'azienda è stata avviata nel gennaio 2022, quando è stata organizzata in cinque regioni geografiche.
L'aumento dei prezzi di Nestlé dell'1,6% nei nove mesi è stato inferiore alla stima media degli analisti dell'1,7%. La crescita interna reale, o volumi di vendita, è aumentata dello 0,5% rispetto a un aumento previsto dello 0,8%.

Al contrario, gli analisti prevedono che la rivale Unilever riferirà di un aumento dell'1% nei prezzi sottostanti del terzo trimestre e di una crescita del 3,2% nel volume delle vendite sottostanti quando pubblicherà i dati la prossima settimana, secondo un consenso fornito dall'azienda.