La domanda di mutui sale nel 2024: il dato medio annuale segna infatti un +12,1%, ripresa iniziata alla fine del 2023, con la domanda che dal quadrante negativo ha raggiunto picchi del 30% a novembre 2024. Nel solo mese di dicembre le richieste di mutui salgono del 25,4% rispetto al pari periodo del 2023, terzo valore massimo per l’anno appena concluso.
Mutui: +12,1% di domande nel 2024 grazie al taglio dei tassi della BCE
A supportare la dinamica il calo dei tassi applicati dalle banche, soprattutto a tasso fisso, che riflette i tagli della BCE che si sono susseguiti nel corso dei 12 mesi. È inoltre proseguita la scelta delle famiglie verso le operazioni di surroga, al fine di ridurre gli oneri della rata dei mutui stipulati a tasso variabile nel periodo di forti aumenti dei tassi di interesse. Nei primi 9 mesi dell’anno, infatti, il fenomeno delle surroghe segna un +19,5%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del 4,1%.

Nel 2024 l’importo medio richiesto registra un leggero aumento (+2,5%), per un valore complessivo di 148.305 euro. Inoltre, se consideriamo il solo mese di dicembre, il valore medio rimane pressoché stabile (+1,0%) e un importo totale di 154.021 euro.
Importi, durata e fasce di età della domanda di mutui immobiliari
Anche nel 2024 la fascia di importo preferita dalle famiglie italiane è quella compresa tra i 100.000 e 150.000 euro con un 30,6% del totale. A seguire si posiziona la classe di importo 150.000-300.000 euro con una percentuale del 28,5%, mentre il 18,3% richiede un importo tra i 75.000-100.000 euro, e solo il 5,1% supera i 300.000 euro.
Oltre 8 famiglie su 10 scelgono piani di rimborso superiori ai 15 anni, al fine di non appesantire troppo il bilancio familiare mensile.
Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha dichiarato: “Se il 2024 si chiude positivamente, cosa dobbiamo aspettarci per questo nuovo anno? Se guardiamo ai dati macroeconomici registriamo la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie, eroso negli ultimi due anni dalla forte ondata inflattiva, a cui si somma la progressiva riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE. Tutti questi elementi di contesto ci prospettano un’ulteriore ripresa dei flussi di mutui per l’acquisto di abitazioni che riporteranno in crescita anche le consistenze”.