Il Monte dei Paschi di Siena ha lanciato un'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Mediobanca, per un corrispettivo totale di 13,3 miliardi di euro. Nel comunicato con il quale MPS ufficializza la sua iniziativa, si afferma che ''nasce un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano che si posiziona al terzo posto nei segmenti chiave, con una forte complementarietà di prodotti e servizi e caratterizzato da un business mix altamente diversificato e resiliente, con rilevanti sinergie industriali''.
MPS lancia un'opa su Mediobanca
Il nuovo gruppo, si legge ancora nel comunicato, "proteggerà e favorirà lo sviluppo dei due già forti brand MPS e Mediobanca, preservandone il posizionamento e le competenze uniche e consentendo alle famiglie e alla imprese italiane di accedere ad una piattaforma di servizi bancari più ampia e integrata. Il nuovo e moderno campione bancario favorirà la valorizzazione dei talenti di entrambe le organizzazioni, grazie alle opportunità d arricchimento e integrazione reciproca, generando innovazione e crescita significativa di valore per tutti gli azionisti''.
Il rapporto di concambio è stato fissato a 2,300 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione esistente di Mediobanca, che comporta un prezzo implicito di Offerta pari a 15,992 euro per azione, e un premio pari al 5,03% rispetto ai prezzi ufficiali del 23 gennaio 2025.
Il successo dell’Offerta consentirà ''un’accelerazione nell’utilizzo delle DTA detenute da MPS, con un valore attuale netto stimato a beneficio degli azionisti di Mediobanca aderenti all’Offerta di Euro 1,2 miliardi, pari a circa il 10% dell’attuale valore di mercato di Mediobanca''.
Mps prevede di completare l'esecuzione dell'offerta pubblica di scambio su Mediobanca entro il terzo trimestre del 2025.
Tra le condizioni a cui è subordinata l'offerta pubblica di scambio di Mps su Mediobanca figura il conseguimento del 66,67% del capitale di Piazzetta Cuccia.
"Con questa operazione di natura industriale - ha dichiarato il CEO di MPS, Luigi Lovaglio (nella foto) - vogliamo segnare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento del settore bancario che in maniera innovativa crea valore da subito sia per gli azionisti di Mps che di Mediobanca, e ritengo anche per l'intero sistema Paese. Puntiamo a un nuovo campione nazionale, con due brand di eccellenza, che vogliamo proteggere e ancor più valorizzare".
L'istituto senese, nella nota con cui ha annunciato l'opa, afferma che l'acquisizione permetterà a Mps di generare un ritorno sul capitale tangibile di circa il 14%, di avere un indicatore di solidità patrimoniale pro-forma di circa il 16% e di generare circa 700 milioni di sinergie ante imposte all'anno, di cui 300 milioni da ricavo, 300 milioni di costo e 100 milioni di funding. I principali azionisti di Siena, che capitalizza 8,8 miliardi di euro, sono il Tesoro (11,7%), Delfin (9,9%) e Caltagirone (5%).
Se l'operazione andasse a buon fine, con il controllo di Mediobanca, che a Piazza Affari vale 12,7 miliardi, nascerebbe un soggetto che integra una banca commerciale tradizionale e una d'investimento con attività, guardando anche al futuro di Generali, di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista, con il 13% del capitale.