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Milleproroghe 2026, il decreto omnibus allunga i tempi: bonus lavoro, Lep, sanità e stop alle multe rivalutate
Redazione

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge Milleproroghe, il tradizionale provvedimento di fine anno che rinvia scadenze e rinnova misure destinate a esaurirsi. Sedici articoli, un perimetro ampio e trasversale, che tocca lavoro, sanità, fisco, scuola, infrastrutture, sicurezza, cultura, turismo e giustizia, con un denominatore comune: guadagnare tempo, spesso fino al 31 dicembre 2026, per consentire a istituzioni, imprese e cittadini di adattarsi a norme complesse o ancora in fase di assestamento.
Milleproroghe 2026, il decreto omnibus allunga i tempi
Uno dei capitoli più rilevanti riguarda il lavoro. Il decreto proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2026, il bonus giovani, l’incentivo destinato alle assunzioni stabili di under 35 che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato. La misura prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un massimo di 24 mesi, entro il tetto di 500 euro mensili. Accanto a questo, viene esteso anche il bonus donne, che consente l’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratrici svantaggiate, con un massimale che sale a 650 euro al mese. Il beneficio riguarda donne disoccupate da almeno 24 mesi, oppure da sei mesi se residenti nelle regioni della Zes unica del Mezzogiorno, o ancora impiegate in settori caratterizzati da un forte divario di genere. Confermati inoltre gli incentivi per l’occupazione nella Zona economica speciale del Sud e le misure a sostegno dell’autoimpresa nei comparti tecnologici e della transizione ecologica.
Sul fronte delle imprese, il Milleproroghe rinnova fino al 31 dicembre 2026 l’operatività del Fondo di garanzia per le Pmi, uno strumento considerato cruciale per facilitare l’accesso al credito in una fase ancora segnata da incertezza economica e tassi elevati. La proroga mantiene inalterate le modalità operative in vigore, dando continuità a un meccanismo che negli ultimi anni ha sostenuto migliaia di aziende.
Ampio spazio anche alla sanità. Il decreto estende di un anno lo scudo penale per i medici, rinviando al 31 dicembre 2026 la norma che limita la responsabilità penale ai soli casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, quando il fatto sia commesso in situazioni di grave carenza di personale sanitario. Una proroga sollecitata dalla Fnomceo, in attesa di una riforma organica della responsabilità professionale, e pensata per tutelare i professionisti che operano in contesti di forte pressione e organici insufficienti.
Tra i dossier più delicati figura quello dei Livelli essenziali delle prestazioni. Il Milleproroghe sposta dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026 il termine dell’attività istruttoria necessaria alla loro definizione. Un rinvio motivato dalle difficoltà tecniche nell’individuare costi standard e fabbisogni, passaggio cruciale per garantire servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, soprattutto alla luce del dibattito sull’autonomia differenziata.
Il decreto interviene anche sul Codice della strada, prorogando di un anno la sospensione dell’aggiornamento biennale delle sanzioni all’inflazione. Le multe, dunque, resteranno invariate per tutto il 2026, con lo stop alla rivalutazione che slitta al 1° dicembre 2026. Una misura che, di fatto, congela l’aumento automatico degli importi in una fase di inflazione ancora percepita come onerosa per famiglie e imprese.
Sul piano fiscale, viene rinviata al 1° gennaio 2027 l’entrata in vigore delle nuove disposizioni contenute nei testi unici sulle sanzioni tributarie amministrative e penali e sui tributi erariali minori. Slitta di un anno anche l’efficacia dei testi unici sulla giustizia tributaria, sui versamenti e la riscossione e sull’imposta di registro e tributi indiretti. Una scelta che concede più tempo agli uffici e ai contribuenti per adeguarsi a un quadro normativo profondamente riorganizzato.
Per la scuola, il Milleproroghe prevede la prosecuzione delle assunzioni dei docenti di religione cattolica che hanno partecipato al concorso ordinario del 2024, estendendo le immissioni in ruolo anche all’anno scolastico 2026/27, nei limiti dei posti vacanti e disponibili. Viene inoltre prorogata al 2026 la sospensione dell’obbligo per le Regioni di cofinanziare almeno il 30% dei piani triennali degli Its Academy con risorse proprie.
Rilevanti anche le misure che toccano il mercato immobiliare e il turismo. Il decreto concede un ulteriore anno, fino al 15 dicembre 2026, per l’aggiornamento catastale delle cosiddette “case mobili” all’interno di strutture ricettive all’aperto, come camping e villaggi turistici. La proroga si inserisce nel solco della norma che, dal 1° gennaio 2025, esclude dalla stima catastale diretta gli allestimenti mobili. Parallelamente, vengono prorogate per tutto il 2026 le procedure autorizzative semplificate per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili presso strutture turistiche e termali.
Per quanto riguarda il capitolo intercettazioni, slitta di un anno, al 31 dicembre 2026, l’obbligo di utilizzare apposite infrastrutture digitali interdistrettuali per le intercettazioni disposte dagli uffici del pubblico ministero. La norma, che mira a garantire standard elevati di sicurezza, efficienza e risparmio energetico, potrebbe comunque essere oggetto di ulteriori modifiche nel passaggio parlamentare.
Il Milleproroghe interviene anche sulle nomine commissariali. Viene estesa fino al 31 dicembre 2028 la durata degli incarichi del commissario straordinario e del subcommissario per il risanamento delle baraccopoli di Messina. Slitta al 31 dicembre 2027 la cessazione dell’incarico di un subcommissario per l’ex area militare dell’Arsenale della Maddalena, mentre viene prorogato fino al 2028 l’incarico del commissario per l’area di Bagnoli-Coroglio.
In materia di sicurezza e immigrazione, il decreto consente la proroga fino al 31 dicembre 2026 dei contratti a termine del personale della Croce Rossa impiegato nel punto di crisi di Lampedusa. In ambito agricolo, viene estesa fino a fine 2026 la sperimentazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita, con una stretta sulla pubblicazione della localizzazione dei siti sperimentali per proteggerli da atti vandalici.
Nel settore culturale, infine, musei, archivi e biblioteche ottengono più tempo per adeguarsi alle norme antincendio, la scadenza viene fissata al 31 dicembre 2026. Slitta di un anno anche l’obbligo di stipula delle polizze contro i rischi catastrofali per le imprese della pesca, dell’acquacoltura e per le piccole e microimprese turistico-ricettive.
Ora il testo passa al Parlamento, dove non si escludono ritocchi e modifiche, soprattutto sui dossier più sensibili.