Politica
Meloni alla Conferenza nazionale sulle dipendenze: “Una sfida che tocca l’anima della Nazione”
Redazione

Nel suo intervento di apertura alla VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha richiamato con forza la necessità di un approccio moderno, coraggioso e unitario nella lotta contro tutte le forme di dipendenza, non solo da sostanze stupefacenti, ma anche digitali, comportamentali e psicologiche. “È un onore essere qui, ha esordito la premier, a un appuntamento che torna in una forma così ampia e partecipata dopo 16 anni. Sono fiera che avvenga con il governo che ho l’onore di presiedere”.
Meloni alla Conferenza nazionale sulle dipendenze: “Una sfida che tocca l’anima della Nazione”
Meloni ha ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui presenza, ha sottolineato, “testimonia un impegno corale delle Istituzioni per liberare chi è caduto nel giogo della dipendenza”. Un ringraziamento è andato anche al Santo Padre Papa Leone XIV, “per le parole di speranza e incoraggiamento rivolte in questa occasione”.
La presidente ha ricordato come le dipendenze del nuovo millennio siano mutate profondamente, intrecciando problemi antichi e nuove fragilità. “Viviamo un cambiamento d’epoca che pone sfide inimmaginabili per le generazioni che ci hanno preceduto. I giovani crescono in un mondo digitale che libera energie ma può anche generare sofferenze profonde. Crescono le tecnodipendenze, i disturbi alimentari, l’ansia, la diffusione di sostanze tra i minori e il cyberbullismo”.
Per affrontare questo scenario complesso, il Governo ha deciso di raddoppiare le risorse economiche, passando da 82 a 165 milioni di euro nel biennio 2024-2025, “una cifra mai vista prima”, ha precisato Meloni. Tra le misure concrete, 15 milioni per la mobilità dei pazienti verso le comunità terapeutiche più adatte, 30 milioni per nuove assunzioni a tempo indeterminato nei servizi per le dipendenze, e fondi mirati per la ludopatia e i programmi di prevenzione e recupero.
La premier ha sottolineato: “Abbiamo vincolato le risorse alle loro specifiche destinazioni per evitare distrazioni improprie e rafforzato gli organismi di controllo. Inoltre, con una misura inedita, i cittadini potranno destinare l’8xmille dell’IRPEF anche a interventi di prevenzione e recupero delle dipendenze: un modo per rendere questa battaglia condivisa da tutta la comunità nazionale”.
Meloni ha parlato di un nuovo metodo di lavoro fondato sulla collaborazione: “La sinergia tra i livelli istituzionali e tra pubblico e privato è condizione essenziale. Fare squadra non significa uniformarsi, ma valorizzare le diverse esperienze e competenze per un obiettivo comune: salvare le persone dalle dipendenze”.
La premier ha poi evidenziato il ruolo internazionale dell’Italia nel contrasto al narcotraffico e nella prevenzione delle droghe sintetiche. Il nostro Paese, ha ricordato, “è tra i primi al mondo ad aver elaborato un Piano nazionale contro la diffusione illegale del Fentanyl e degli oppioidi sintetici, una minaccia che in altri Stati ha assunto i tratti di un’epidemia”. Meloni ha citato anche la nascita della Coalizione europea contro le droghe, promossa insieme alla Francia, e la partecipazione italiana alla Coalizione globale di New York contro le minacce delle droghe sintetiche.
Rivolgendosi ai rappresentanti del settore pubblico, delle comunità terapeutiche e del privato sociale, la presidente ha ribadito che la lotta alle dipendenze “non è solo una questione sanitaria o economica, ma una sfida che tocca l’anima della Nazione, i suoi valori, la sua visione del futuro”.
“Questa Conferenza, ha concluso Meloni, non è un adempimento formale, ma la dimostrazione che nessuno sarà lasciato solo: né chi combatte contro la droga, né chi lavora ogni giorno per salvare vite. È la prova che esistono sfide che vale la pena combattere, e questa è una di quelle che definiscono chi siamo e chi vogliamo essere per i nostri figli”.