Israele ha fissato il suo bilancio per la Difesa, per il prossimo anno, a 34,63 miliardi di dollari, secondo quando ha reso noto l'ufficio del ministro Israel Katz.
"Continueremo ad agire con decisione per rafforzare le Forze di difesa israeliane, fornire una risposta completa alle esigenze dei combattenti e ridurre il carico sui riservisti per garantire la sicurezza dello Stato di Israele su tutti i fronti", ha affermato Katz nel testo.
Medio Oriente: Israele stanzia 34 miliardi di dollari per il bilancio della Difesa
Nel frattempo, l'ufficio del ministro delle finanze Bezalel Smotrich ha indicato che il bilancio della difesa del 2026 ha visto un aumento di 14,553 miliardi di dollari rispetto al 2023, l'anno degli attacchi di Hamas del 7 ottobre e della successiva offensiva di Israele sulla Striscia di Gaza.
Il piano di spesa per la difesa concordato per il prossimo anno rappresenta un aumento di quasi il 25% rispetto alla bozza di entrambi i ministeri pubblicata settimane fa sui media israeliani.
Secondo l'accordo, il nuovo bilancio della difesa israeliano si baserà su un'attivazione media di circa 40.000 riservisti entro il 2026, rispetto ai 60.000 richiesti dall'apparato militare.
Inoltre, è stato raggiunto un accordo per uno stanziamento di circa 225 milioni di dollari per il "rafforzamento delle forze di sicurezza in Giudea e Samaria" (Cisgiordania occupata, esclusa Gerusalemme Est), da distribuire nei prossimi tre anni.
Questa assegnazione "comprende la protezione della mobilità, la pavimentazione di strade e percorsi, la creazione di basi per le Forze di difesa israeliane in Giudea e Samaria, nonché progetti sul confine orientale", spiega la dichiarazione dell'ufficio di Katz.
Katz e Smotrich hanno concordato il quadro di spesa per la Difesa, mentre sono iniziate le discussioni sul bilancio generale del prossimo anno, che dovrà essere approvato a marzo o potrebbe portare a nuove elezioni.
Nelle ultime ore, Smotrich ha incontrato anche i leader della comunità israeliana delle città vicine al confine con la Striscia di Gaza e ha detto loro che il cosiddetto "bilancio di riattivazione", un piano statale volto a ricostruire, riabilitare e far rivivere le aree dei kibbutz colpite il 7 ottobre, non sarebbe stato in alcun modo influenzato.
"Come governo, abbiamo una missione da compiere: l'eliminazione di Hamas, e faremo in modo che la guerra finisca solo dopo che Hamas sarà stato eliminato. Continueremo a fornire ai leader della comunità e ai residenti gli strumenti per continuare a crescere e portare questa regione alla prosperità e allo sviluppo", ha dichiarato Smotrich, secondo quanto riportato dal suo ufficio.
L'anno scorso Israele ha speso 31 miliardi di dollari nei conflitti militari con Hamas e Hezbollah in Libano.
Da allora Israele ha firmato accordi di cessate il fuoco con entrambi i gruppi, ma in pratica i bombardamenti continuano quasi quotidianamente. Al confine settentrionale, le tensioni sono aumentate nelle ultime settimane dopo che Israele ha ucciso un alto esponente di Hezbollah, mentre nella Striscia di Gaza continuano gli attacchi contro civili e militanti che, secondo Israele, stanno cercando di attraversare la linea gialla.
Questa è la demarcazione virtuale oltre la quale le truppe israeliane si sono ritirate all'inizio del cessate il fuoco e oltre la quale l'intero perimetro, più del 50% di Gaza, rimane sotto il controllo militare israeliano.