Saleh Aljafarawi, un noto influencer sostenitore di Hamas e noto come "Mr. Fafo'', è stato ucciso da una milizia islamista avversaria, nel quartiere di Sabra, nel sud di Gaza City. A dare la notizia è stato il canale televisivo Al-Aqsa, collegato ad Hamas.
Gaza: ucciso il più noto influencer di Hamas da miliziani rivali
Secondo i servizi giornalistici, Aljafarawi – considerato una delle più importanti voci pro-Hamas online nella Striscia di Gaza – è stato ucciso da colpi d'arma da fuoco alla testa.
L'influencer aveva attirato l'attenzione globale per i suoi video virali da Gaza, apparendo spesso in clip anche dopo essere stato falsamente dichiarato morto. In diverse occasioni, ha postato dei video che lo ritraevano in letti d'ospedale dopo essere sopravvissuto agli attacchi. La notizia delle morte dell'influencer ha preceduto quella dell'uccisione del figlio di Bassem Naim, un alto funzionario di Hamas nell'ufficio politico del gruppo, durante violenti scontri con il clan Doghmush a Gaza City.
Una fonte di alto livello del ministero dell'Interno di Hamas ha detto ad Al Jazeera, di proprietà del Qatar, che membri delle forze di sicurezza interna di Hamas sono stati uccisi in seguito a un attacco da parte di una milizia armata locale a Gaza City, mentre il gruppo islamista stava cercando di arrestare i miliziani del gruppo rivale.
La fonte ha detto che le forze di sicurezza di Hamas stanno attualmente assediando i membri della milizia con l'obiettivo di "arrestarli".
La fonte ha inoltre affermato che la milizia aveva ucciso dei palestinesi che stavano tornando a Gaza City dalla parte meridionale della Striscia, sottolineando che Hamas è "determinato a imporre l'ordine e punire i responsabili delle uccisioni".
L'escalation tra Hamas e il clan Doghmush è iniziata quando i membri del clan hanno teso un'imboscata a diversi agenti di Hamas vicino all'ospedale giordano di Gaza City, poco dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco.
Secondo i rapporti, l'imboscata ha portato all'uccisione di Muhammad Imad Akl, un membro dell'ala militare di Hamas e figlio di un alto agente che ha partecipato ai massacri del 7 ottobre.
Anche oggi scontri sono stati segnalati nell'area di Rafah, nel sud di Gaza, tra tra milizie e agenti di Hamas.
Sono giunte, senza peraltro avere ulteriori conferme, notizie di esecuzioni sommarie effettuate da Hamas contro membri del clan Doghmush a Sabra e che le sparatorie avrebbero coinvolto anche bambini.
Fonti del Comando Sud dell'IDF hanno confermato che sono scoppiati combattimenti tra le milizie armate di Rafah e gli agenti di Hamas che erano tornati nell'area – fino a poco tempo fa sotto il controllo militare israeliano – per "regolare i conti".
Allo stesso tempo, funzionari delle forze armate israeliane hanno espresso seria preoccupazione per la rapidità con cui Hamas si è riaffermato a Gaza e ha ripreso gli atti di violenza, sia contro i civili che contro le fazioni armate che hanno sfidato il suo dominio.
All'apice della guerra, quando sono emerse notizie di coordinamento tra le forze di sicurezza israeliane e i clan armati che si opponevano ad Hamas, sono scoppiate polemiche. Nel corso del tempo, tuttavia, questi clan armati, il cui obiettivo principale è stato quello di proteggere le roccaforti del proprio gruppo, si sono dimostrati sempre più efficaci nel limitare la portata operativa di Hamas in tutta Gaza, ponendo così una crescente minaccia al governo del gruppo.