Economia

Istat: per il quinto mese consecutivo cala il fatturato dell'industria

Redazione
 
Istat: per il quinto mese consecutivo cala il fatturato dell'industria
Confermando un trend negativo che si protrae da cinque mesi, a settembre il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, è diminuito in termini congiunturali dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume. Lo afferma l'Istat, precisando che si registrano flessioni sul mercato interno (-0,9% in valore e -0,6% in volume) ed incrementi sul mercato estero (+0,9% in valore e +0,7% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva un aumento dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume, con dinamiche positive sia nel commercio all’ingrosso (+0,2% in valore e +0,3% in volume) sia negli altri servizi (+0,9% in valore e +1,0% in volume).
Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si legge nell'informativa dell'Istituto statistico, registrano a settembre un aumento congiunturale per i beni strumentali (+0,1%), per i beni di consumo (+0,3%) e per in beni intermedi (+1,3%), mentre risulta in diminuzione l’energia (-12,5%).

Nel terzo trimestre 2024, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registra un calo sia in valore (-1,3%) sia in volume (-1,8%). Nello stesso arco temporale il fatturato dei servizi diminuisce in valore (-0,3%) e in volume (-0,9%).
Su base tendenziale, a settembre 2024, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione sia in valore (-5,7%) sia in volume (-4,7%), sintesi di diminuzioni del 6,8% sul mercato interno (-6,2% in volume) e del 3,6% su quello estero (-1,7% in volume). I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a settembre 2023.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, registrano un marcato calo per l’energia (-22,5%) e per i beni strumentali (-9,7%) e flessioni più contenute per i beni intermedi (-3,3%), per i beni di consumo (-0,6%).
Nei servizi, si registrano diminuzioni tendenziali dello 0,6% in valore e dell’1,4% in volume. Si rilevano flessioni consistenti nel commercio all’ingrosso (-3,0% in valore, -2,2% in volume) e un andamento differenziato negli altri servizi con un incremento del 2,0% in valore e una flessione dell’1,0% in volume.

Nel commento che, da consuetudine, l'Istat fa sulle sue rilevazioni si legge che ''a settembre 2024 prosegue per il quinto mese consecutivo il calo congiunturale del fatturato dell’industria. L’indice in valore, al netto dei fattori stagionali, si attesta sul livello più basso da gennaio 2022, mentre per i volumi si colloca sul livello minimo da febbraio 2021. Nel settore dei servizi si osserva un incremento congiunturale, dopo la flessione dello scorso mese. Nel terzo trimestre si registra, rispetto al trimestre precedente, una diminuzione sia nel settore dell’industria che in quello dei servizi, sia in valore che in volume. In termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario si registra una flessione nel settore dei servizi e si conferma una persistente dinamica negativa per il comparto industriale''.
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