Economia

Istat: cala l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche, sale la pressione fiscale

Redazione
 

Nel terzo trimestre dell'anno appena concluso, l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, in rapporto al Prodotto interno lordo, è stato pari al -2,3% (-6,3% nello stesso trimestre del 2023).
Lo afferma l'Istat, precisando che il saldo primario delle Amministrazioni pubbliche, cioè il dato relativo all'indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023).

Istat: cala l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche, sale la pressione fiscale

Positivo anche il saldo corrente delle AP, con un’incidenza sul Pil dell’1,9% (1,6% nel terzo trimestre del 2023).
Dalle rilevazioni dell'Istat emerge che la pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con il reddito disponibile delle famiglie consumatrici salito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,6%.

Altro dato interessante, perché rispecchia il fondamentale indicatore dei bilanci domestici, è quello della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, che è stata pari al 9,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Poi, a fronte di un aumento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,4%.

In calo anche altri indicatori. Come la quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,4%, diminuita di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, e il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 21,7%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Nel commento che accompagna i dati, l'Istat sottolinea come il potere d’acquisto delle famiglie ''pur segnando uno sviluppo più contenuto rispetto ai periodi precedenti, risulta in crescita per il settimo trimestre consecutivo. La propensione al risparmio diminuisce congiunturalmente, ma in termini tendenziali prosegue il suo sentiero di crescita''.

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