Nel resoconto dei primi nove mesi dell'anno, il gruppo Iren registra risultati solidi, con un Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 924 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e un utile netto di gruppo che raggiunge i 193 milioni di euro (+9%). Nonostante la flessione dei ricavi complessivi, che si attestano a 4,15 miliardi di euro (-10,2%), Iren evidenzia una buona tenuta dei principali indicatori economici e finanziari, con investimenti tecnici per 560 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 4.107 milioni (+4%).
Iren: EBITDA in crescita dell'8% a 924 milioni, utile netto a 193 milioni (+9%)
La contrazione del fatturato, spiega Iren in una nota ufficiale, è principalmente legata alla diminuzione dei ricavi energetici, influenzati dalla riduzione dei prezzi delle commodities, che ha inciso per circa 270 milioni di euro, e da una diminuzione dei consumi unitari e da effetti climatici per ulteriori 40 milioni di euro. In controtendenza, l'EBIT (Risultato Operativo) ha mostrato una crescita significativa, attestandosi a 378,7 milioni di euro (+16,8%).
"I risultati appena approvati, con un utile netto in crescita del 9%, mostrano un rafforzamento solido di tutti i nostri indicatori economico-finanziari rispetto all'anno scorso," ha commentato Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren. "Questi risultati ci rendono fiduciosi nel raggiungere la guidance per il 2024 nella fascia alta del range previsto, con un EBITDA di fine anno stimato a 1.250 milioni di euro e un rapporto debito netto/EBITDA di 3,3x."
Dal Fabbro ha poi annunciato un'ulteriore decisione strategica del Consiglio di Amministrazione: "In linea con il nostro impegno per una crescita sostenibile, il CdA ha deliberato la sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale di Egea, avviando il processo che porterà al controllo societario e al consolidamento di Egea nel perimetro Iren già da gennaio 2025, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni del nostro piano industriale."
Questo consolidamento anticipato, ha aggiunto Dal Fabbro, contribuirà significativamente al rafforzamento del gruppo: "L'operazione con Egea ci permetterà di incrementare di circa 55-60 milioni di euro l'EBITDA atteso nel 2025, confermando Egea come un successo strategico per il nostro piano industriale."