Intesa Sanpaolo scommette sulla qualità dell’aria ed entra con un investimento in equity al 3,75% di Radoff SpA, la startup innovativa che 'combatte' il radon, gas radioattivo che si annida nelle cantine, nei garage e causa del 10% dei tumori polmonari, sostenendo così il tema della salute e della tecnologia al servizio del benessere delle persone. In questo modo Intesa Sanpaolo sostiene la crescita della PMI e il suo consolidamento sui mercati di riferimento: Italia, Europa e Nord America.
Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo ha detto: “Intesa Sanpaolo è da sempre impegnata nell’affiancare i nuovi progetti e soprattutto quelli ad alto contenuto di innovazione, di cui Radoff è un esempio. È fondamentale supportare la crescita delle startup facilitando il loro accesso agli investitori, alle aziende clienti e ai prodotti e servizi bancari, finalità che il Gruppo persegue con successo anche attraverso il proprio programma di valorizzazione Up2Stars. Non è un caso che ad oggi circa il 32% delle startup ed oltre il 50% delle PMI innovative italiane abbiano colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire”.
L’investimento conferma il supporto di Intesa Sanpaolo ai piani di sviluppo di Radoff alla conclusione del “Convertibile Impresa” erogato a suo tempo alla start up che operava già in un contesto di Venture Capital prevedendo la possibilità di aumentare il proprio capitale sociale e l’ingresso di nuovi soci. Inoltre, l’operazione denota l’attenzione della Banca verso nuovi modelli di vita più sani e sostenibili, che mettono al centro il benessere delle persone in ambiente domestico e lavorativo.
Dal 2018, Radoff ha come propria mission la lotta agli inquinanti indoor rafforzando la consapevolezza sull’importanza della qualità dell'aria negli spazi quotidiani: dalla scuola ai luoghi di lavoro fino ad arrivare alle abitazioni ed è stata seguita da Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all’innovazione di frontiera e centro di competenza sull’economia circolare, per un percorso di Open Innovation con altre imprese italiane mentre dal canto suo mette a disposizione di imprese e istituzioni un ecosistema di strumenti fisici e digitali interconnessi, personalizzabili, facilmente scalabili, che si adattano a tutte le tipologie di edifici e alle diverse esigenze di business.
I dispositivi realizzati da Radoff tuttavia combattono l’inquinamento indoor a 360 gradi e offrono un’azione efficace anche contro altri inquinanti come le polveri sottili: un grande pericolo per la salute, responsabili solamente In Italia di circa 70mila decessi l’anno. La tecnologia creata da Radoff è certificata ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed è protetta da 34 brevetti rilasciati in tutto il mondo: "Siamo convinti che qualunque progetto vogliamo realizzare, qualunque idea abbiamo, qualunque strada vogliamo percorrere, non c’è niente che possiamo fare da soli. Per questo, l’investimento di Intesa Sanpaolo per noi è molto significativo perché contribuisce alla creazione di un mondo meno inquinato dove la salute delle persone è messa al primo posto, anche negli spazi indoor -conclude Domenico Cassitta, Ceo di Radoff -. Con questo accordo, si chiude un percorso cominciato alcuni anni fa e proseguito nel segno della collaborazione. Intesa Sanpaolo ha riconosciuto in Radoff un prezioso alleato anche per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti e il monitoraggio della qualità dell'aria nelle proprie filiali".