L’inflazione nei 20 Paesi dell'eurozona è salita inaspettatamente al 2,6% a luglio, nonostante la leggera flessione della crescita dei prezzi nel settore dei servizi. A giugno, l’inflazione era arrivata al 2,5%, in leggero calo rispetto al 2,6% di maggio. L’inflazione di fondo, che esclude i prezzi più volatili di energia, cibo, alcol e tabacco, ha raggiunto il 2,9% a luglio, rispetto a una stima degli economisti al 2,8%. L’inflazione dei servizi, ampiamente monitorata, secondo Eurostat è stata del 4% a luglio, in calo rispetto al 4,1% di giugno.
Torna a correre l'inflazione nei 20 Paesi dell'eurozona
L’inflazione armonizzata è salita in diversi Paesi chiave della zona euro, tra cui Germania e Francia, dove l’inflazione era stata al 2,5% a giugno ed è salita al 2,6% a luglio.
I tassi di inflazione arrivano appena un giorno dopo la pubblicazione del prodotto interno lordo del secondo trimestre della zona euro, che secondo l’ufficio statistico dell’Unione Europea è cresciuto dello 0,3% nei tre mesi fino alla fine di giugno.
Si tratta di una crescita superiore allo 0,2% previsto dagli economisti ed è stata registrata nonostante la Germania, la più grande economia della zona euro, abbia registrato una contrazione dello 0,1%.