Economia

Immobiliare, 61% delle case è accessibile solo a chi ha risparmi per il mutuo

Redazione
 
Immobiliare, 61% delle case è accessibile solo a chi ha risparmi per il mutuo

Nel quarto trimestre del 2024, secondo idealista, portale leader in Italia, il 61,4% delle abitazioni pubblicate sulla piattaforma rientra nei limiti di una rata mensile sostenibile di 844 euro, una cifra considerata adeguata in base al reddito netto e ai risparmi necessari per ottenere un mutuo. Tuttavia, nelle grandi città l’accesso al mercato immobiliare si complica notevolmente.

Immobiliare, 61% delle case è accessibile solo a chi ha risparmi per il mutuo

A Milano, per esempio, una famiglia media può permettersi solo il 31% delle abitazioni disponibili, e l’acquisto di un trilocale richiede 126 euro in più al mese rispetto alla rata sostenibile di 1.380 euro, dato che il mercato richiede mediamente 1.528 euro, con un tasso di sforzo del 33,2%. Firenze (27%), Rimini (24%), Bolzano (18%) e Venezia (10%) mostrano indici di sostenibilità ancora più bassi, con il capoluogo lagunare caratterizzato da un mercato orientato verso acquirenti stranieri e famiglie benestanti.

Napoli (39%), Roma (40%) e Verona (42%) figurano tra le dieci città meno sostenibili, mentre altri 29 capoluoghi si attestano sotto la media nazionale del 61%, con Como al 43% e Forlì-Cesena al 60%. Bari, invece, si allinea alla media nazionale, mentre 66 mercati cittadini la superano, con Chieti e Terni (93%) e Vibo Valentia, Enna e Rovigo (92%) tra i più accessibili.

L’ostacolo principale per accedere alla proprietà rimane la necessità di un acconto, generalmente pari al 20% del valore dell’immobile. Per entrare nel mercato immobiliare italiano, una famiglia deve disporre di almeno 43.000 euro di risparmi, ma in città come Milano (126.807 euro), Bolzano (114.809 euro) e Venezia (96.552 euro) questa soglia cresce considerevolmente. Roma richiede 74.217 euro, Napoli 66.147 euro. Al contrario, città come Alessandria (19.770 euro), Ragusa (19.333 euro), Caltanissetta (16.901 euro) e Biella (15.016 euro) risultano più accessibili.

A livello provinciale, il 72% delle aree monitorate supera la media nazionale del 61%, con Isernia e Rovigo al 90% e Biella ed Enna all’87%. Tuttavia, l’hinterland delle grandi città presenta difficoltà significative, con Roma e Milano al 51% e 50% rispettivamente. Le province meno sostenibili includono Bolzano (15%) e Rimini e Imperia (32%). Per quanto riguarda l’acconto necessario, Bolzano guida con 114.969 euro, seguita da Milano (80.196 euro) e Rimini (75.279 euro), mentre le province più accessibili restano Biella (12.237 euro), Isernia (15.435 euro) e Alessandria (16.763 euro).

Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista, evidenzia come l’accesso al mercato immobiliare rappresenti una sfida crescente per molte famiglie, specialmente nei grandi centri urbani, dove il costo delle abitazioni supera di gran lunga le capacità di spesa medie. Il divario tra chi può permettersi una casa e chi ne è escluso continua ad aumentare, accentuando le disuguaglianze nel settore immobiliare italiano.

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