Burning Buzz

Djimon Hounsou è una star e si lamenta: “Non guadagno abbastanza”

Barbara Bizzarri
 

FOTO (Cropped): Gage Skidmore - CC BY-SA 3.0

Che le persone possano perdere il contatto con la realtà è un dato di fatto che sembra valere ancora di più per chi vive all’ombra della leggendaria scritta che troneggia sulle colline di Los Angeles. perché in nessun altro luogo c’è un evidente scollamento tra dinamiche dello star system e il resto del pianeta.
La domanda è: se un attore e modello che ha lavorato in un blockbuster, per usare un termine boomeriano, altrimenti detto successo planetario, come Il Gladiatore, si lamenta dei suoi problemi economici, cosa dovrebbero dire i miliardi di poveracci che hanno contatti e occasioni molto, ma molto meno glam dei suoi?

Comunque, tant’è: Djimon Hounsou, in una recente intervista con la Cnn, ha rivelato di avere difficoltà economiche, nonostante abbia all’attivo diversi ruoli in film di successo e due nomination agli Oscar: nel 2004, la candidatura al miglior attore non protagonista per In America – Il sogno che non c’era e nel 2007 di nuovo candidato come miglior attore non protagonista per Blood Diamond – Diamanti di sangue.
Verrebbe da chiedersi quali siano i suoi standard, tanto per capire se ha assoluta necessità di un Gulfstream personale per andare a fare colazione con caffè e croissant sulle rive della Senna quando ne ha voglia o se davvero non riesca a mettere insieme pranzo e cena, eventualità piuttosto improbabile, oppure se non sia un modo, ormai collaudato, per cavalcare la consueta narrazione del razzismo in America, soprattutto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, tanto per chiarire a chi di dovere da che parte sta e farlo regolare di conseguenza: ''Sto ancora lottando per guadagnarmi da vivere - ha detto Hounsou senza sprezzo del ridicolo -. Dopo 30 anni forse i primi 10 anni sono stati dedicati ad affermarmi in questo mondo. Faccio film da oltre due decenni, ho due nomination agli Oscar e ho recitato in molti titoli campioni di incassi al boxoffice eppure sto ancora lottando finanziariamente per guadagnarmi da vivere. Sono decisamente sottopagato. Questo è un segno che il razzismo sistemico non è qualcosa che puoi gestire alla leggera''.

Chissà cosa pensano, delle sue strenue lotte per la sopravvivenza, ad Harlem o in un qualsiasi ghetto negli Stati Uniti, ma l’attore non è nuovo a questo genere di lamentele. Basti pensare che già nel 2023 aveva dichiarato al Guardian: ''Quando si tratta dei compensi nel cinema mi sento preso in giro. Sono cresciuto nel settore con alcune persone che sono assolutamente benestanti e hanno ben pochi dei miei riconoscimenti. Quindi mi sento imbrogliato in termini finanziari e anche dal punto di vista lavorativo''. Un esempio? Tirate fuori i fazzoletti: ''Sono andato negli studi per degli incontri e mi hanno detto: ‘Wow, ci è sembrato che fossi appena sceso dalla nave e poi fossi tornato dopo il film ‘Amistad’. Non sapevamo che fossi qui come un vero attore. Quando senti cose del genere, puoi vedere che la visione che alcune persone hanno di te, o di ciò che rappresenti, è molto limitante. Ma è quello che è”. In pratica, lo candidano all’Oscar e poi lo trattano da Kunta Kinte. Cattivoni.

Ovviamente non manca l’aspetto filantropico per completare il pacchetto dato che quando è arrivato dal Benin in California per tentare la fortuna nello showbiz il suo problema è stato non cercare ingaggi nel cinema ma, naturalmente, sentire "un vuoto enorme, dovuto alla mancanza di conoscenza di chi siamo: la nostra storia passata, ovvero la nostra storia, le nostre radici ancestrali e la nostra cultura. Ho sentito questa profonda disconnessione con gli afroamericani", e dunque per colmarla nel 2019 ha lanciato la Djimon Hounsou Foundation, incentrata sul riavvicinamento delle black lives alle proprie radici africane. Insomma, manca davvero poco: un’altra lamentela ben orchestrata e finalmente anche lui potrà scappare dagli incendi in jet come l’amico Di Caprio. Alla faccia del riscaldamento globale (e di chi davvero deve lottare “per guadagnarsi da vivere”).

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