Festa in casa Tronchetti Provera: pare che il pargolo, Giovanni, abbia finalmente mollato la nouveau riche, ovvero Chiara Ferragni. Rapporto mai visto di buon occhio dalla mamma di lui, che la considerava, pare definendola pure in pubblico, “una disgrazia”. Ma nonostante mowmag.com dia la coppia per praticamente spacciata, d’altro canto Parpiglia, ex firma di Chi, su Instagram giura e spergiura che non è vero, è solo una crisi passeggera, rischiando di lasciare l’amaro in bocca alla povera Cecilia Pirelli e pure a tutti gli amici riuniti con lo champagne in mano, pronti a “sbocciare” per la sopravvenuta fine della “piaga d’Egitto”.
E già, per dirla alla Vasco Rossi: perché sembra che la Ferragni, oltre a non rientrare nelle grazie dell’augusta genitrice, non piacesse nemmeno agli amici dell’ereditiero, che speravano ardentemente nella rottura, avvenuta, secondo indiscrezioni, proprio a causa della scontentezza materna. E quale italico figlio oserebbe sfidare la mamma sulla scelta di una fidanzata? In effetti l’unico che conosco ad aver avuto questo coraggio è finito malissimo, praticamente con le pezze e sotto un ponte (dopo il prevedibilissimo divorzio). La mamma è sempre la mamma, e in Italia il proverbio vale doppio.
A confermare i dissapori, anche l’ineffabile direttore di Novella2000, Roberto Alessi: “Il problema, lo sappiamo, avrebbe un nome ben preciso: quello della madre di Giovanni, Cecilia Pirelli. Nonostante Chiara frequenti suo figlio ormai da oltre sei mesi, lei non l’ha ancora accettata fino in fondo. Non sono servite le parole di Afef Jnifen, l’ex moglie di Marco Tronchetti Provera e ancora molto influente in famiglia, che ha provato a spezzare una lancia a favore dell’influencer cercando di stemperare la tensione con la sua futura nuova suocera”.
Stupisce in effetti che un genio come Afef (per capire la tempra: a una miss nobody che la rimproverava di aver mollato il padre di Giovanni, lei rispose con un epico: “è libero. Provaci”) non sia stata ascoltata, ma tant’è, cala il sipario su Chiara pure in casa TP. Dunque cosa le resta da fare, se non cercare di arginare i danni sul fronte lavorativo visto che nulla può sul “niet” sentimentale piovuto in blocco dalla famiglia del suo ormai ex? Detto fatto: arriva anche l’austerity per le su aziende e lo sforbiciamento ai dipendenti: secondo Oggi, “sono stati impiegati 210 mila euro in scivoli per l’uscita del personale, che nel 2023 era composto da 27 dipendenti. L’uscita del personale è continuata anche nei primi tre mesi del 2025, con diversi accordi di buonuscita, come segnalato dall’amministratore unico Claudio Calabi nella documentazione firmata nel marzo scorso”. Trascorrere la Pasqua a Lourdes potrebbe essere un’idea: ormai per salvare il salvabile resta soltanto da sperare in un miracolo.