Nel terzo trimestre 2024, il Gruppo Hera conferma la solidità della sua crescita sostenibile, nonostante una contrazione nei ricavi dovuta alla riduzione dei prezzi energetici e alla diminuzione degli incentivi fiscali legati all’ecobonus. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Cristian Fabbri, ha approvato all’unanimità la relazione trimestrale consolidata, evidenziando la resilienza delle sue attività e il costante impegno verso la transizione ecologica. Nei primi nove mesi del 2024, Hera ha riportato un fatturato di 8,2 miliardi di euro, in calo del 25,3% rispetto ai 10,9 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Questa diminuzione è principalmente attribuibile al ribasso dei prezzi delle commodity energetiche e alla contrazione delle attività incentivabili per il risparmio energetico. Nonostante ciò, la società ha registrato un margine operativo lordo (MOL) in aumento, che ha raggiunto 1,04 miliardi di euro (+3,1% rispetto al 2023). Un incremento, questo, che riflette la robusta performance dei settori ciclo idrico, ambiente ed energia elettrica.
Hera: ricavi a 8,1 miliardi, utile netto a 282,9 milioni e investimenti in aumento
“Pienamente in linea con quanto evidenziato nel primo semestre 2024, anche i risultati dei nove mesi si contraddistinguono per una significativa crescita di tutti i principali indicatori del conto economico e una creazione di valore in continua progressione per tutti gli stakeholder – ha commentato Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera -. In particolare, l’accelerazione dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che si incrementa di oltre il 20%, e l’aumento del rendimento sul capitale investito, che sale al 9,5%, confermano che stiamo dando piena esecuzione al nostro Piano industriale. Ai positivi risultati economico-finanziari si accompagna la continua attenzione alla crescita sostenibile dei territori in cui operiamo: un impegno che trova conferma nel margine operativo lordo a valore condiviso, pari a circa il 54% del MOL complessivo. Sono risultati che fanno leva sulla capacità del Gruppo di crescere sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, continuando quel percorso di sviluppo ‘strutturale’ sostenibile a favore delle comunità servite. A seguito dell’avvio della fornitura dei clienti del Servizio a Tutele Graduali e del continuo sviluppo commerciale, ormai forniamo almeno un servizio a oltre 7,5 milioni di cittadini”.
Gli fa eco Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, che ha dichiarato: “La relazione al 30 settembre evidenzia un incremento di oltre il 20% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a circa 283 milioni di euro. Il Gruppo ha registrato una crescita particolarmente solida, con un importante contributo dato dai business regolati, che hanno beneficiato dell’evoluzione del quadro regolatorio, e della filiera ambiente, con un MOL in continuo incremento soprattutto nel libero mercato, consolidando la leadership nel settore nonostante un contesto macroeconomico complesso. Le performance già positive a livello operativo sono state accompagnate da un contributo significativo della gestione finanziaria, che sta progressivamente registrando nel 2024 i benefici delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate a partire dalla seconda metà del 2023. Inoltre, anche grazie al contributo della linea di finanziamento BEI, il Gruppo ha continuato ad accelerare il percorso di transizione green, decarbonizzazione, economia circolare e tutela della risorsa idrica nei territori serviti. Gli investimenti operativi lordi sono in incremento di circa il 10%, in aumento da molti anni proprio per favorire un importante sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e la resilienza di tutti gli asset. Il rapporto debito netto su MOL, che si conferma stabilmente in zona 2,74x, garantisce al Gruppo una significativa solidità e flessibilità finanziaria per poter indirizzare con successo le opportunità di crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.
Il settore idrico e quello ambientale continuano a dimostrarsi fondamentali nel portafoglio del Gruppo Hera. Il ciclo idrico integrato ha visto una crescita del 12,1% nel MOL, attestandosi a 234,5 milioni di euro, grazie principalmente a un incremento dei ricavi tariffari e all’applicazione del WACC, il tasso di rendimento riconosciuto dall’Autorità di Regolazione. L'area ambiente, da parte sua, ha contribuito con un MOL di 271,6 milioni di euro (+5,3%), grazie alla stabilizzazione delle nuove concessioni di raccolta rifiuti e al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti nel settore industriale. Questi due segmenti confermano la loro importanza strategica per il Gruppo, rappresentando una quota considerevole del margine operativo lordo totale: il 22,6% dal ciclo idrico e il 26,2% dall’area ambiente. Tra gli investimenti, il ciclo idrico ha visto interventi importanti in reti e impianti, con il supporto di fondi PNRR per digitalizzare e rendere più efficiente la rete idrica. Nell’area ambiente, invece, si registrano progressi significativi nelle infrastrutture per la selezione e il recupero dei rifiuti, come il potenziamento dell’impianto a Torrebelvicino e la costruzione di una nuova struttura per il riciclo delle plastiche rigide a Modena. Hera ha incrementato gli investimenti operativi del 9,2%, con un totale di 561,1 milioni di euro dedicati al potenziamento degli impianti e delle infrastrutture energetiche, idriche e ambientali. Il focus resta quello di garantire la tenuta degli asset di fronte agli eventi meteo estremi, una necessità evidenziata dalle recenti calamità naturali che hanno colpito l’Italia. Inoltre, l’attenzione del Gruppo alla resilienza degli asset è evidenziata dall’impegno su progetti di infrastrutture resilienti e smart grid, come nel caso della rete triestina, che prevede la realizzazione di nuovi impianti energetici per servire i terminal portuali della città.
Nel settore dell’energia elettrica, Hera ha beneficiato di un aumento dei margini commerciali, portando il MOL dell’area a 200,7 milioni di euro (+7,2%). La multiutility ha rafforzato la propria posizione nel mercato libero, grazie all’acquisizione di circa 1 milione di clienti in seguito alla gara per il Servizio a Tutele Graduali, estendendo la propria copertura in ben 37 province italiane. Al contempo, i progetti di ampliamento delle reti di distribuzione e di installazione di contatori smart riflettono l’impegno del Gruppo nel migliorare la resilienza delle infrastrutture elettriche e nell’accogliere un numero sempre maggiore di utenti. L’area gas ha registrato una leggera flessione nel MOL, passando da 334,1 milioni a 308,7 milioni di euro. Questo calo è legato soprattutto alla mancanza di incentivi del Superecobonus, che nel 2023 aveva spinto le attività di efficientamento energetico. Tuttavia, l’aumento dei ricavi regolati di distribuzione e la riduzione dei costi di modulazione hanno aiutato a mitigare il calo. Gli investimenti nell’area gas sono stati di 126,2 milioni di euro, con il Gruppo che punta a stabilizzare questo settore attraverso una riduzione dei costi e interventi mirati sul fronte infrastrutturale.
Hera ha mostrato risultati notevoli anche dal punto di vista della gestione finanziaria. Nei primi nove mesi del 2024, il costo della gestione finanziaria è stato ridotto a 89 milioni di euro, migliorando di oltre 50 milioni rispetto all’anno precedente grazie a interventi di ottimizzazione del debito. L’utile netto del Gruppo è salito a 312,1 milioni di euro (+16,8%), con un tax rate che si è mantenuto stabile nonostante una lieve diminuzione dei benefici fiscali. In particolare, l’utile netto di pertinenza degli azionisti è cresciuto del 20,1%, attestandosi a 282,9 milioni di euro. Un aspetto centrale nella strategia di Hera è l’impegno per la sostenibilità. Il Gruppo ha raggiunto un tasso di raccolta differenziata del 73,9%, con un incremento di oltre due punti percentuali rispetto al 2023, grazie agli sforzi nel potenziamento dei servizi di gestione rifiuti in tutti i territori serviti. Herambiente, la controllata di Hera dedicata alla gestione dei rifiuti industriali, ha consolidato la sua posizione nel settore grazie all’acquisizione di TRS Ecology, un’operazione che permette di rafforzare la capacità di recupero dei materiali e il riutilizzo delle risorse.