Economia

Gelato e turismo: binomio vincente per l'Italia ma è SOS gelatai

Redazione
 

Il gelato artigianale italiano non è soltanto un piacere per il palato, ma anche un simbolo di eccellenza che unisce tradizione, innovazione e promozione del territorio. Secondo le stime diffuse da Assoturismo Confesercenti durante il convegno “Oltre il gusto, il gelato come ambasciatore del turismo italiano” al SIGEP di Rimini, il 2024 ha segnato un record straordinario: circa 88 milioni di turisti stranieri hanno consumato gelato artigianale nelle principali città d’arte italiane, generando una spesa complessiva di un miliardo di euro. Un dato che evidenzia come il gelato non sia solo un prodotto gastronomico, ma anche un autentico ambasciatore culturale, capace di raccontare le tipicità regionali italiane. Dal pistacchio di Bronte ai limoni di Amalfi, dalle nocciole delle Langhe ai fichi del Cilento, ogni gusto rappresenta una storia e un territorio.

Gelato e turismo: binomio vincente per l'Italia ma è SOS gelatai

“Il gelato artigianale - sottolinea Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti (nella foto) - è percepito dai visitatori stranieri come una tipicità ed un’eccellenza della gastronomia italiana, sinonimo di qualità, creatività e autenticità. Autentico motore per la scoperta delle tipicità di ogni parte d’Italia, dal pistacchio di Bronte ai limoni di Amalfi, dalle nocciole delle Langhe ai fichi del Cilento, il gelato trova sempre più spazio negli itinerari e nei tour. Come testimoniano i numeri, è un’esperienza irrinunciabile per chi visita l’Italia”.

A crescere anche l’interesse per tour ed esperienze legate alla produzione e alla degustazione del gelato artigianale. Nel 2024 1,5 milioni di turisti hanno partecipato a visite guidate nelle gelaterie e le piattaforme come GetYourGuide offrono circa 250 esperienze a tema gelato. Interessante anche la sperimentazione di nuovi gusti con tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, anche se resta principio cardine il rispetto per la tradizione.

“Turismo e gelato artigianale rappresentano una vera ricetta vincente, due mondi che si alimentano a vicenda se pensiamo che un cliente su due delle gelaterie delle città d’arte italiane è un turista. Il gelato – conclude il presidente Messina – incrocia storia, arte e cultura, ed è un’esperienza turistica che ben rappresenta l’attuale ricerca di sostenibilità e autenticità di chi viaggia. Il settore, e l’enogastronomia in generale, è tra i principali driver dell’immagine italiana a livello mondiale, un gancio per rafforzare la reputazione positiva del brand Italia e fare del Belpaese una delle mete preferite dei viaggiatori di ogni parte del mondo”.

Nonostante i successi, il settore del gelato artigianale deve affrontare alcune sfide significative, tra cui la carenza di personale qualificato. L’allarme è arrivato dalle gelaterie artigianali associate alla Fipe, che tra dicembre 2024 e febbraio 2025 avrebbero intenzione di assumere 9.600 addetti. Peccato che il 50% delle imprese segnala difficoltà nel trovare candidati con competenze adeguate. Un problema amplificato dall’allungamento della stagionalità del gelato, visto che il 40% delle gelaterie è ora aperto tutto l’anno e il 90% opera per almeno otto mesi, trasformando il gelato da prodotto estivo a piacere per ogni stagione.

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