Attualità

I segreti dei gatti arancioni: tra charme da star e misteri genetici

Barbara Leone
 
I segreti dei gatti arancioni: tra charme da star e misteri genetici

Chi non ha mai sorriso davanti alle imprese sornione di Garfield o si è lasciato conquistare dall’eleganza silenziosa del gatto rosso in Colazione da Tiffany?
I felini dal manto arancione sembrano usciti da un film d’essai: irresistibili, impertinenti, teneramente invadenti e con quel pizzico di follia che li rende indimenticabili. Ma attenzione: non è solo una questione di charme felino. Dietro quei baffi color caramello si cela un piccolo mistero fatto di genetica, percezioni umane e, perché no una spruzzata di magia. Del resto chiunque abbia in casa un gatto rosso lo sa: non sono solo gatti, ma veri e propri coinquilini del cuore. Affettuosi, espansivi, sempre pronti a combinarne una.
E se pensate che sia solo un classico caso di “ogni scarafone è bello a mamma sua”, vi sbagliate.

I segreti dei gatti arancioni: tra charme da star e misteri genetici

E non lo dico io, perché anche la scienza ci mette la zampa. Uno studio pubblicato qualche tempo fa sulla rivista Anthrozoös ha chiesto a un ampio campione di internauti di osservare foto di mici con diversi colori di mantello – arancioni, neri, bianchi, tricolori e bicolori – e di descriverne il carattere usando una rosa di aggettivi, tra cui "amichevole", "testardo", "timido" o "attivo". Il verdetto? I gatti arancioni sono stati percepiti come i più socievoli, allegri e affettuosi. Insomma, veri compagni da divano (e marachelle).

A confermare l’intuizione c’è anche Gary Weitzmann, veterinario capo della San Diego Humane Society, che in un’intervista ha raccontato: ''I gatti rossi tendono a essere i più estroversi. È come se portassero il sole nel pelo... e nel cuore''.
Ma la domanda delle domande è: cosa rende un gatto… arancione?

La risposta è racchiusa in un piccolo frammento del suo dna, nascosto nel cromosoma X. Il mantello color zucca, infatti, non nasce per caso: dipende da una mutazione genetica che riguarda un gene chiamato Arhgap36. Due gruppi di ricerca, lavorando separatamente, sono arrivati a una scoperta sorprendente: nei gatti arancioni, una piccola porzione di dna è mancante, una delezione di circa 5 kilobasi. Questo dettaglio, apparentemente minuscolo, cambia tutto: anziché codificare proteine, questa parte di genoma regola l’attivazione del gene Arhgap36, che nei mici arancioni è attivo ben 13 volte in più rispetto agli altri gatti.

Il risultato? Il gene espresso spegne i pigmenti scuri (come la classica eumelanina nera o marrone) e accende quelli chiari, come la feomelanina, che dona le tipiche sfumature rosse e dorate. E ora un altro piccolo mistero: perché la maggior parte dei gatti rossi è maschio? La risposta, di nuovo, sta nei cromosomi. Le femmine hanno due X, i maschi una sola. Per questo, per avere una gatta completamente arancione servono due X con la mutazione: una vera rarità genetica. Ecco perché molte gatte rosse sono in realtà calico o tartarugate, con chiazze di arancione, nero e bianco. Una danza cromatica che si decide cellula per cellula, in un mosaico genetico affascinante.

Ma le curiosità non finiscono qui. Alcuni studi sul territorio francese hanno osservato che nelle zone rurali, dove i pericoli sono minori e la competizione per le risorse è diversa, i gatti arancioni sono più frequenti rispetto alle città. In campagna, insomma, il rosso va di moda. Non solo: i mici color rame tenderebbero a essere leggermente più grandi dei loro cugini di altri colori. Più spazio per il cuore, verrebbe da dire. E per chi si domanda se i gatti rossi siano davvero un po’ più… distratti, come la leggenda suggerisce, la scienza è chiara: nessuna correlazione tra colore del pelo e intelligenza. Insomma, se il vostro micio inciampa nella ciotola o si dimentica dove ha nascosto il topolino giocattolo, non date la colpa al mantello.

È solo spirito d’avventura condito da quella goffaggine irresistibile che li rende ancora più adorabili. E forse è proprio questo a rendere irresistibili i gatti rossi (o arancioni, per i puristi del pantone): quell’adorabile contrasto tra l’aspetto da piccoli teppisti di quartiere e il cuore tenero di chi sa farsi perdonare tutto, persino un vaso antico ridotto in cocci, con appena due fusa ben assestate.

  • villa mafalda 300x600
  • PP evolution boost estivo giugno 2024
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
L'addio a papa Francesco: funerale celebrato tra momenti ufficiali e partecipazione emotiva dei fedeli
26/04/2025
Redazione
L'addio a papa Francesco: funerale celebrato tra momenti ufficiali e partecipazione emotiv...
L'ultimo saluto a papa Francesco: la sua tomba nella 'Betlemme dell'Occidente'
26/04/2025
Barbara Leone
L'ultimo saluto a papa Francesco: la sua tomba nella 'Betlemme dell'Occidente'
L'addio a papa Francesco: il mondo rende l'ultimo saluto al pontefice che difendeva gli ultimi
26/04/2025
Diego Minuti
L'addio a papa Francesco: il mondo rende l'ultimo saluto al pontefice che difendeva gli ul...
L'addio a papa Francesco: i funerali dei suoi predecessori restano, per motivi diversi, nel ricordo della gente
26/04/2025
Redazione
L'addio a papa Francesco: i funerali dei suoi predecessori restano, per motivi diversi, ne...