Tutti pronti coi popcorn? Sì, perché l'ultima vicenda del Duca del Sussex ha tutte le caratteristiche di un dramma shakespeariano con punte di tragicommedia. Protagonista, neanche a dirlo, il principe Harry, che dopo essersi scollato di dosso la polvere della monarchia britannica (ma non i privilegi connessi), si ritrova ora al centro di un nuovo, epico scontro. Questa volta, il palcoscenico non è né Buckingham Palace né un talk show di Oprah, ma la sua stessa creazione filantropica: Sentebale, la charity africana fondata nel 2006 in onore dell'indimenticata madre, Lady Diana. Infatti dopo vent'anni di buone intenzioni e impeccabili sorrisi di beneficenza, il nostro Harry ha deciso di dare le dimissioni, e non da solo: con lui si è ritirato anche il co-fondatore, il principe Seeiso del Lesotho. La ragione? Uno scontro intestino da far impallidire le lotte per il trono d'Inghilterra. Il Consiglio di amministrazione si è infatti ribellato contro la presidente Sophie Chandauka, rea - a quanto pare - di voler mettere mano ai conti e alla gestione. Lei, in tutta risposta, ha denunciato bullismo, misoginia e giochi di potere. Risultato: dimissioni a pioggia e uno scandalo che fa impallidire persino l’ultima stagione di "The Crown". E così, dopo aver lasciato Londra e monarchia per l’indipendenza (salvo siglare contratti multimilionari con Netflix e Spotify col secondo, per inciso, finito male), adesso il principe errante sempre in bilico tra la ricerca di una causa nobile e il bisogno di una buona sceneggiatura, abbandona anche una delle poche istituzioni benefiche che ancora portavano il suo nome, proclamandosi vittima di un sistema ostile consolidando così la sua specializzazione nell’arte da lui prediletta: quella del “lascia e fuggi”.
A rendere ancora più teatrale la faccenda, la Chandauka ha risposto per le rime. Ha parlato di persecuzione, di pressioni mediatiche e addirittura di una macchina del fango orchestrata dal principe. In un'intervista ha dipinto uno scenario inquietante: il povero Harry, da paladino della giustizia e protettore degli orfani del Lesotho, sarebbe improvvisamente diventato un despota assetato di potere? O forse - più verosimilmente - la charity, che si occupa di aiutare bambini e adolescenti affetti da HIV e AIDS, non era esattamente in cima alla lista delle priorità di casa Sussex, troppo impegnati a curare il loro brand personale? E qui entra in scena l’immancabile Meghan Markle, la cui ombra aleggia su tutta la vicenda. Secondo indiscrezioni, sarebbe stata proprio lei a dare il via a una serie di tensioni con la Chandauka già nel 2024, durante un evento di beneficenza a Miami. Il motivo? Meghan non voleva che la presidente di Sentebale si trovasse accanto al marito durante la premiazione. Ora, che la duchessa sia abituata a orchestrare ogni dettaglio del suo storytelling è cosa nota, ma che anche gli eventi benefici diventino palcoscenico delle sue manovre è davvero un tocco di classe.
E così, la beneficenza si trasforma in un reality show. I bambini e ragazzi africani che Sentebale dovrebbe aiutare passano in secondo piano rispetto alle guerre interne e agli ego ipertrofici. Una volta il principe Harry diceva che quest’associazione gli aveva insegnato “cos'è giusto e sbagliato”. Ecco, forse è tempo che ripassi la lezione. Nel frattempo, il mondo assiste all’ennesima puntata della saga Sussex, un feuilleton che sembra non conoscere fine. Ma, del resto, l’audience prima di tutto.