Economia
Demeglio verso una crescita sostenibile, Intesa Sanpaolo finanzia il piano industriale con 2,5 milioni
Redazione

Intesa Sanpaolo rafforza il proprio sostegno allo sviluppo sostenibile di Demeglio con un finanziamento da 2,5 milioni di euro destinato ad accompagnare il piano di crescita della storica maison orafa di Valenza, punto di riferimento del gioiello di lusso italiano. L’operazione si inserisce in una strategia che intreccia innovazione tecnologica, rafforzamento produttivo, internazionalizzazione e attenzione al capitale umano, in linea con i criteri ESG che guidano le nuove linee di credito del Gruppo bancario.
Demeglio verso una crescita sostenibile, Intesa Sanpaolo finanzia il piano industriale con 2,5 milioni
Fondata nel 1922 e cresciuta nel tempo fino all’avvio del primo laboratorio orafo nel 1984, Demeglio ha costruito la propria reputazione sull’equilibrio tra artigianato italiano, design contemporaneo e ricerca tecnologica. Un percorso che negli ultimi anni ha portato a traguardi di rilievo internazionale, culminati con la recente nomina a Official Licensee di ATP Tour, ulteriore spinta alla visibilità globale del brand.
Il finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo sostiene un piano industriale articolato su più direttrici. Al centro vi è il raddoppio della capacità produttiva, attraverso la realizzazione di un nuovo stabilimento adiacente a quello già operativo a Valenza, cuore del distretto orafo piemontese. Parallelamente, l’azienda sta accelerando l’espansione sui mercati esteri, con particolare attenzione agli Stati Uniti e all’area araba, anche grazie alla recente acquisizione di una società romana specializzata nel commercio di alta gioielleria. A questo si affianca il rafforzamento della presenza diretta nei mercati strategici tramite l’apertura di nuovi showroom.
Accanto agli investimenti industriali e commerciali, Demeglio conferma un forte impegno sul fronte sociale. L’azienda ha scelto di valorizzare il benessere dei propri collaboratori ricorrendo alle soluzioni di welfare di Intesa Sanpaolo Protezione, sottoscrivendo una polizza sanitaria collettiva destinata ai circa 68 dipendenti. Lo strumento offre un supporto concreto, anche economico, nei casi di gravi patologie, rafforzando la dimensione di tutela della salute e prevenzione all’interno dell’organizzazione.
L’operazione rientra nell’ambito degli S-Loan di Intesa Sanpaolo, strumenti finanziari dedicati alle imprese che realizzano progetti con impatti positivi sotto il profilo ambientale, sociale e di governance. Queste soluzioni prevedono condizioni agevolate e una riduzione del tasso al raggiungimento di specifici obiettivi ESG, legando in modo diretto la crescita aziendale al miglioramento delle performance di sostenibilità.
L’amministratore delegato di Demeglio, Alberto Ansaldi, ha sottolineato come il finanziamento rappresenti non solo un sostegno economico, ma anche un riconoscimento del percorso intrapreso dall’azienda sul terreno della sostenibilità e dell’innovazione responsabile. Ha evidenziato che l’operazione consente di accelerare il piano di sviluppo 2026, rendendo possibile il raddoppio della capacità produttiva nel distretto di Valenza e il rafforzamento degli investimenti nel welfare aziendale. Ansaldi ha inoltre rimarcato il valore della partnership strategica con Intesa Sanpaolo, che da anni affianca Demeglio con competenze specialistiche decisive per competere sui mercati internazionali, in una fase di forte espansione del brand.
Dal lato della banca, il direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, Andrea Perusin, ha richiamato il ruolo di Demeglio come eccellenza del made in Italy, capace di coniugare la tradizione artigianale del distretto valenzano con l’innovazione tecnologica e una solida proiezione internazionale. Ha ribadito l’impegno del Gruppo nel sostenere percorsi virtuosi di crescita sostenibile attraverso linee di credito dedicate, servizi di advisory e strumenti di finanza straordinaria. In questo contesto, Perusin ha ricordato che Intesa Sanpaolo ha già erogato alle imprese piemontesi 1,6 miliardi di euro a medio-lungo termine, con una dinamica in crescita rispetto al 2024, mentre i progetti con finalità ESG e di economia circolare hanno beneficiato complessivamente di oltre 1 miliardo di euro.
Il contesto territoriale rafforza la portata strategica dell’operazione. Secondo il Monitor dei Distretti del Piemonte del Research Department di Intesa Sanpaolo, nel secondo trimestre 2025 l’export del distretto dell’Oreficeria di Valenza è tornato a crescere dopo quattro trimestri di contrazione, segnando un +25,3% per un controvalore di 129,5 milioni di euro, il maggiore incremento in valore tra i distretti piemontesi. Nello stesso periodo, Valenza ha fatto meglio degli altri distretti orafi italiani, con Vicenza in lieve aumento e Arezzo in forte calo. La ripresa è stata trainata soprattutto dalla Svizzera, con segnali positivi anche da Stati Uniti, Cina ed Emirati Arabi Uniti, mentre alcune flessioni hanno interessato mercati come Irlanda, Hong Kong, Francia e Corea del Sud. Nel complesso del primo semestre 2025, le esportazioni del distretto hanno registrato un aumento del 6%, confermando una dinamica più favorevole rispetto agli altri poli orafi nazionali.
In questo scenario, l’operazione tra Intesa Sanpaolo e Demeglio si configura come un esempio concreto di come finanza, manifattura di eccellenza e sostenibilità possano convergere in un progetto di crescita solido, capace di rafforzare il tessuto produttivo locale e la competitività internazionale del made in Italy.