Gli atteggiamenti dei consumatori americani sono peggiorati a marzo, poiché i dazi del presidente Donald Trump hanno innescato una rotta di mercato e avvertimenti di una possibile recessione. Il sentiment degli americani, secondo il sondaggio condotto dal Conference Board, è peggiorato più di quanto gli economisti si aspettassero.
Dazi: le tariffe di Trump deprimono i consumi degli americani
L'indicatore ha segnato il quarto mese consecutivo di peggioramento degli atteggiamenti, scendendo al livello più basso dal 2021. Le aspettative sui redditi futuri erano rimaste stabili anche durante il recente calo del sentiment generale, ma tale misura del reddito previsto è diminuita notevolmente a marzo, ha affermato il Conference Board.
I timori per il reddito suggeriscono che "le preoccupazioni per l'economia e il mercato del lavoro hanno iniziato a diffondersi nelle valutazioni dei consumatori sulla loro situazione personale", ha affermato in una nota Stephanie Guichard, economista senior degli indicatori globali presso The Conference Board.
I nuovi dati sulla fiducia dei consumatori giungono una settimana prima dell'entrata in vigore di ulteriori dazi negli Stati Uniti, indicando il potenziale timore di un'ulteriore escalation della guerra commerciale globale in corso.
Trump ha più volte definito il 2 aprile "il giorno della liberazione", affermando che un'ampia serie di tariffe reciproche avrebbe riequilibrato le relazioni commerciali degli Stati Uniti.
Tuttavia, si prevede che il piano di Trump per le tariffe reciproche della prossima settimana sarà più mirato e più limitato di quanto promesso in precedenza, sebbene il piano sia ancora in fase di discussione.
Il sentiment dei consumatori sembra allinearsi con le aspettative di smorzamento della Federal Reserve. La scorsa settimana, la Fed ha previsto una crescita economica di fine anno più debole e un'inflazione più elevata rispetto alle previsioni di dicembre.
Intervenuto mercoledì scorso in una conferenza stampa a Washington, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha attribuito ai dazi una "buona parte" della recente inflazione.
Tuttavia, secondo alcuni parametri chiave, l'economia rimane in buona forma. Un recente rapporto sull'occupazione ha mostrato assunzioni stabili il mese scorso e un tasso di disoccupazione storicamente basso. L'inflazione è ben al di sotto del picco raggiunto nel 2022, sebbene gli aumenti dei prezzi registrino quasi un punto percentuale in più rispetto all'obiettivo della Fed del 2%.
Tuttavia, i timori di recessione stanno aumentando a Wall Street mentre aziende e consumatori affrontano la guerra commerciale. Goldman Sachs all'inizio di questo mese ha aumentato le sue probabilità di recessione dal 15% al 20%. Moody's Analytics ha fissato le probabilità di recessione nel prossimo anno al 35%.
La spesa dei consumatori, che rappresenta circa due terzi dell'attività economica degli Stati Uniti, potrebbe indebolirsi se il sentiment degli acquirenti peggiorasse.