L’Italia arriva alla COP30 di Belém con un ruolo da protagonista, pronta a mostrare un modello di transizione energetica che unisce pubblico e privato in un impegno concreto e ambizioso. Dieci anni dopo l’Accordo di Parigi, il Paese non intende fare passi indietro.
COP30: Italia in prima linea con 3,44 miliardi per la finanza climatica
“L’Italia partecipa alla Conferenza sul Clima con ambizione e fiducia: a dieci anni dall’Accordo di Parigi, non sono ammessi passi indietro,” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, in concomitanza con l’apertura dei lavori del vertice brasiliano.
“Portiamo in Brasile la consapevolezza di un Paese che unisce pubblico e privato in un impegno concreto verso la transizione energetica. Il nostro contributo alla finanza climatica è solido, così come ai problemi globali attraverso soluzioni tecniche innovative.”
Il Ministro ha sottolineato come l’Italia voglia costruire partenariati efficaci e garantire che tutti i Paesi, non solo quelli europei, partecipino a una transizione giusta. “Vogliamo costruire partenariati efficaci e garantire che tutti i Paesi, non solo l’Europa, contribuiscano a una transizione giusta. La nostra bussola resta il negoziato multilaterale, come chiave per affrontare le sfide presenti e future,” ha aggiunto Pichetto, richiamando all’importanza di un impegno condiviso e coordinato per affrontare le sfide globali del clima.
L’Italia punta su un approccio concreto, rafforzando la finanza climatica, dove ha superato l’obiettivo fissato dal G20: il contributo italiano è passato da 838 milioni di euro nel 2023 a 3,44 miliardi nel 2024, di cui 1,67 miliardi di risorse pubbliche e 1,77 miliardi di fondi privati mobilitati tramite strumenti pubblici. Tra i principali strumenti figurano il Fondo Italiano per il Clima, anche nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, e il coinvolgimento diretto di SACE e Simest in progetti globali di transizione ecologica.
Sul fronte della decarbonizzazione, l’Italia concentra l’attenzione sui biocarburanti e sulle tecnologie digitali per l’efficientamento energetico, in linea con gli obiettivi di emissioni nette zero e con le indicazioni della COP28 di Dubai. Durante la PreCOP è stato lanciato il “Belem 4X Pledge on Sustainable Fuels”, in collaborazione con la Presidenza brasiliana, con l’obiettivo di quadruplicare l’uso globale dei carburanti sostenibili entro il 2035 rispetto ai livelli del 2024, seguendo le raccomandazioni della IEA.
L’iniziativa italiana 3DEN, sviluppata insieme a UNEP e IEA per premiare soluzioni innovative per l’efficienza energetica tramite tecnologia digitale, è stata selezionata dalla UNFCC come best practice da presentare al padiglione ufficiale della COP30. Grande attenzione è rivolta anche ai giovani attraverso l’iniziativa “Youth4Climate” e ai 150 progetti finanziati per una transizione che sia anche culturale e partecipata.
Il Padiglione Italia, realizzato grazie a un partenariato pubblico-privato con Enel, Ferrovie dello Stato Italiane e BF International, si articolerà in due spazi principali. Lo spazio istituzionale nella Blue Zone ospiterà oltre cinquanta eventi tematici e un’installazione interattiva a cura di Dotdotdot, che racconterà i progetti italiani e delle aziende partecipanti per la transizione energetica. AquaPraça, una piazza galleggiante progettata da CRA – Carlo Ratti Associati e Höweler + Yoon, ancorata presso il Centro Culturale Casa das Onze Janellas, esplorerà una nuova simbiosi tra architettura e ambiente, sfruttando intelligenza naturale e tecnologie reattive per adattarsi all’innalzamento del livello dell’acqua.
Alla conferenza romana, insieme al Ministro Pichetto, sono intervenuti il Sottosegretario Claudio Barbaro e Alessandro Guerri, Direttore Generale per gli Affari Europei, Internazionali e la Finanza Sostenibile del MASE. Per il Gruppo Ferrovie dello Stato ha parlato l’Amministratore Delegato di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio, mentre per Enel è intervenuto il Direttore Italia, Nicola Lanzetta. In collegamento dal Padiglione Italia di Belém sono intervenuti Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico del governo italiano, e Federica Fricano, Capo della Delegazione tecnica COP30. Le aziende italiane hanno ribadito il proprio impegno nella transizione ecologica.
Il Gruppo Enel ha spiegato: “Per Enel l’impegno a favore della transizione energetica non è solo una scelta responsabile, ma una sfida industriale e finanziaria per creare valore a lungo termine a vantaggio di tutti gli stakeholder. La partecipazione di Enel alla COP30 come premium sponsor del Padiglione Italia testimonia questa visione: lavorare in sinergia con il settore pubblico per accelerare una transizione giusta e costruire un sistema energetico accessibile, sicuro e sostenibile. Il Gruppo contribuisce attivamente al raggiungimento di questi obiettivi attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili, dei sistemi di accumulo e il potenziamento e la digitalizzazione delle reti di distribuzione. Nel 2024, più dell’80% dell’energia prodotta da Enel è stata a emissioni zero, con l'obiettivo di azzerare le proprie emissioni nette dirette e indirette entro il 2040.”
Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha sottolineato la responsabilità del proprio ruolo nel sistema dei trasporti: “La partecipazione del Gruppo FS alla COP30 è motivo di grande responsabilità. La nostra posizione nevralgica nel sistema dei trasporti ci porta a ricoprire un ruolo di primo piano nella transizione ecologica. Quella di oggi è l’occasione per allineare le nostre iniziative alle priorità climatiche globali.” BF International ha illustrato un approccio concreto e innovativo all’agricoltura sostenibile.
Federico Vecchioni, Presidente esecutivo di BF Spa e Amministratore Delegato di BF International, ha spiegato: “BF sviluppa e realizza costantemente soluzioni concrete e sostenibili per i suoi progetti agricoli, interventi che hanno sempre importanti ricadute per le comunità locali, promuovendo un equilibrio tra crescita economica, tutela ambientale e progresso sociale. Crediamo nel modello italiano di collaborazione tra istituzioni, imprese e finanza come leva per costruire un futuro più responsabile. Con il progetto BFuture Farm porteremo alla COP30 sul Cambiamento Climatico un modello agricolo innovativo, già rivelatosi vincente in Italia, capace di coniugare produttività, valorizzazione delle risorse naturali, resilienza al cambiamento climatico e benessere delle comunità. Attraverso la rigenerazione di oltre 300.000 ettari di terreni oggi incolti e la diffusione di tecnologie avanzate per la gestione dell’acqua e del suolo, BF, con la controllata BF International, contribuirà alla creazione della più importante riserva agricola e alimentare del Mediterraneo, dimostrando come l’agricoltura possa essere protagonista della transizione ecologica e della sicurezza alimentare globale.”