Economia

Confcommercio: inflazione e smart working frenano la distribuzione automatica

Confcommercio
 

La sede nazionale di Confcommercio a Roma ha ospitato la tredicesima edizione degli Stati Generali del Vending organizzati da Confida sul tema  “Vending 5.0: innovazione, competenze e sostenibilità”. Nel corso del convegno è stato presentato uno studio sul settore della distribuzione automatica realizzato da Ipsos. Nel 2024, il settore della distribuzione automatica in Italia ha subito una prima contrazione dopo due anni di crescita, con un calo del fatturato (-1,77%) e delle consumazioni (-3,4%) nei primi nove mesi dell’anno. Il ricavato è di 1,19 miliardi di euro, mentre le vendite ammontano a 2,9 miliardi. Diversi fattori spiegano questa flessione, tra cui l'inflazione e l'aumento del lavoro da remoto, che ha ridotto l'afflusso di consumatori in uffici, scuole e ospedali, principali luoghi dove si trovano le vending machine. Inoltre, l'aumento dei costi delle materie prime, soprattutto del caffè, ha ulteriormente messo sotto pressione il settore. Anche la vendita di vending machine è diminuita (-20,9%) nei primi sei mesi del 2024, nonostante un significativo sviluppo tecnologico, con il 30% delle macchine dotate di app di pagamento e un miglioramento dell'efficienza energetica. In questo contesto, Confida ha chiesto semplificazioni burocratiche per l'accesso ai fondi del Piano Transizione 5.0, che potrebbero essere cruciali per rilanciare l'innovazione nel settore. Inoltre, c'è una carenza di personale qualificato, in particolare per le figure di addetti al rifornimento e tecnici manutentori. Per affrontare questo problema, Confida ha avviato una collaborazione con Randstad per un progetto di recruiting e formazione, con corsi finanziati e iniziative sociali per favorire l'inserimento di lavoratori da diverse aree geografiche e background, inclusi migranti e ex detenuti.

Sangalli: "Coraggio e lungimiranza per affrontare un futuro complesso ma ricco di possibilità"

Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, "gli Stati Generali del Vending, dedicati a un settore certamente importante per il terziario di mercato rappresentano un evento di grande rilievo per Confcommercio". “Una dichiarazione di intenti - ha detto Sangalli - che esprime la nostra volontà di affrontare con coraggio e lungimiranza un futuro complesso ma ricco di possibilità, a partire dalle grandi sfide del nostro tempo, la transizioni digitale e quella ambientale, che certamente vi riguardano direttamente”. "La prima parola del titolo stesso, le competenze, rappresentano un vero e proprio passepartout per il nostro futuro e necessariamente richiamano l’importanza della formazione perché “formare le persone, in particolare i giovani, è l’investimento chiave che sostiene la crescita dell’intero comparto e che gli permette di restare competitivo, rinnovandosi”. Per quanto riguarda la seconda parola scelta da Confida, l’innovazione, Sangalli ha citato “Pehi”, la nuova rete di prossimità realizzata grazie alla collaborazione tra Confida e Illimity, una soluzione che combina la vendita di alimenti e bevande con le più moderne tecnologie di pagamento, trasformando oltre 830mila distributori automatici in centri di servizio per la comunità: “ancora una volta – ha detto il presidente- il vostro settore si dimostra aperto al nuovo, al futuro. Ma resta fondamentale lavorare insieme per creare un sistema di supporto che faciliti l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni”. La sostenibilità, infine, che per Confcommercio “non è solo un impegno culturale, ma un’opportunità concreta per i nostri settori. È chiaro quindi che il passaggio verso una distribuzione automatica sostenibile richiede oltre agli investimenti una disponibilità personale e responsabile. I benefici saranno decisivi, sia in termini di competitività sia in termini di fiducia da parte del consumatore”. “Non è, quindi, il momento di prendersi una pausa, ma  di lavorare insieme, di fare squadra per valorizzare competenze, progetti e risorse, di ‘scommettere’ su come, con i valori di sempre, possiamo ancora aprirci a nuovi orizzonti.  Con lo sguardo lungo, anche a quello che succede fuori, alle collaborazioni e ai nuovi mercati internazionali”, ha concluso Sangalli.

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