Economia
Crollo del commercio globale di legno e carta: l’analisi della FAO
Redazione
Il commercio mondiale di prodotti in legno e carta ha subito un calo significativo nel 2023 rispetto ai livelli record registrati nel 2021 e 2022. Questo è quanto emerge dal rapporto Global Forest Products Facts and Figures 2023 pubblicato dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura). La contrazione del settore è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’interruzione delle catene di approvvigionamento globali, il rallentamento della domanda dei consumatori e le restrizioni commerciali, oltre al declino strutturale della produzione di carta dovuto alla crescente digitalizzazione. Secondo il rapporto, il commercio globale di prodotti in legno e carta ha registrato un calo del 12%, con una riduzione delle esportazioni pari a 64 miliardi di dollari. Nel 2023, il valore totale del commercio si è attestato a 482 miliardi di dollari, una cifra che, sebbene superiore ai livelli pre-2021, segnala una discesa rispetto agli anni precedenti. “Quello a cui abbiamo assistito è una combinazione di fattori, con una produzione e un commercio in calo a causa dell'interruzione della catena di approvvigionamento globale, del rallentamento della domanda dei consumatori e delle restrizioni commerciali”, ha dichiarato Zhimin Wu, Direttore della Divisione Forestale della FAO.
Un dato significativo è che il valore commerciale è diminuito più rapidamente delle quantità scambiate, indicando una generale riduzione dei prezzi dei prodotti forestali. Questo andamento riflette anche il rallentamento della crescita economica globale. In particolare, la produzione mondiale di carta e cartone ha subito una contrazione del 3%, un fenomeno in parte attribuibile alla progressiva sostituzione dei supporti stampati con prodotti digitali. La produzione e il commercio di molte categorie di prodotti in legno hanno registrato una flessione nel 2023. Nel dettaglio, la produzione globale di legname tondo industriale è diminuita del 4%, raggiungendo 1,92 miliardi di metri cubi. Anche il commercio internazionale ha subito un calo del 13%, attestandosi a 100 milioni di metri cubi, il livello più basso dal 2009. Per quanto riguarda il legno segato, la produzione globale si è contratta del 4%, scendendo a 445 milioni di metri cubi. Il commercio internazionale ha subito una diminuzione ancora più marcata, dell’8%, toccando i 129 milioni di metri cubi, il livello più basso dal 2014. In controtendenza, la produzione globale di pannelli è cresciuta dell’1%, arrivando a 381 milioni di metri cubi, grazie all’incremento nell’area Asia-Pacifico.
Tuttavia, il commercio di questi prodotti ha registrato una flessione del 7%, attestandosi a 84 milioni di metri cubi, il livello più basso dal 2016. Per quanto riguarda la pasta di legno, la sua produzione mondiale ha segnato un calo del 2%, attestandosi a 193 milioni di tonnellate. Al contrario, il commercio è aumentato del 3%, raggiungendo un livello record di 71 milioni di tonnellate. Sul fronte carta e cartone si rileva una diminuzione della produzione globale pari al 3%, toccando i 401 milioni di tonnellate, mentre il commercio si è ridotto del 7%, raggiungendo 104 milioni di tonnellate, il livello più basso dal 2010. Particolarmente colpita è stata la produzione di carte grafiche, diminuita del 9%, con un totale di 84 milioni di tonnellate, il livello più basso dal 1987. “La digitalizzazione ha accelerato il declino della domanda di carta stampata, portando a una contrazione sia nella produzione che nel commercio”, ha osservato in tal senso Zhimin Wu. Anche il mercato dei pellet di legno, che ha conosciuto una crescita sostenuta negli ultimi decenni grazie agli obiettivi di bioenergia, ha subito una battuta d’arresto. Nel 2023, la produzione globale è diminuita del 2%, raggiungendo 47 milioni di tonnellate, mentre il commercio è sceso del 5%. La FAO ha inoltre pubblicato per la prima volta dati sui prodotti in legno ingegnerizzato, come il legname lamellare impiallacciato (LVL), il legno lamellare incollato (glulam), il legno lamellare incrociato (CLT) e le travi a I. Nel 2023, la produzione globale di questi materiali ha raggiunto rispettivamente 4 milioni di metri cubi, 7 milioni di metri cubi, 1 milione di metri cubi e 1 milione di tonnellate.