Nel contesto attuale le società Investment Grade globali mostrano fondamentali molto robusti, grazie anche ad una solidità del credito rafforzata dalle misure adottate post Covid-19 per migliorare l’efficienza e contenere i costi, che hanno sostenuto la redditività e i cash flow. Si iniziano, tuttavia, a evidenziare alcune differenze tra le aziende statunitensi, che prevedono miglioramenti nel 2025 sia a livello di margini che di leva finanziaria, e le imprese europee, dove si intravede un leggero deterioramento. In un’analisi comparativa tra il credito IG in USA e UE le componenti da considerare sono molteplici e vanno correttamente contestualizzate all’interno delle differenti prospettive settoriali (riportate di seguito).
In entrambe le regioni, però, possiamo ritrovare bilanci solidi in termini storici, margini robusti e una leva finanziaria ancora inferiore ai livelli pre-Covid, il che è positivo per gli spread creditizi. Trend di investimento 2025 In vista del 2025, abbiamo rilevato alcuni temi su cui vale la pena porre l'attenzione. L'intelligenza artificiale rappresenta un tema chiave, con significativi investimenti in tecnologia e telecomunicazioni che ci aspettiamo proseguano nel 2025 e oltre. Ciò avrà un impatto enorme sui due settori, entrambi ben posizionati per beneficiare di questi cambiamenti. Per quanto riguarda il comparto industriale, gli utili delle imprese di materiali edili continuano a crescere e i margini delle società di beni strumentali a rimanere elevati, in quanto la domanda favorisce segmenti come quello delle infrastrutture intelligenti. Tendenze destinate a proseguire nel medio-lungo termine. Guardando poi al sistema sanitario, i colli di bottiglia presenti si stanno risolvendo, con un utilizzo dei servizi medici che si mantiene elevato. Le compagnie assicurative nel 2025 fisseranno i prezzi delle polizze alla luce di tassi di utilizzo più alti, riducendo i benefici per i consumatori ma migliorando la redditività. Il mercato dei beni di consumo continuerà a catalizzare l'attenzione, con consumatori di fascia bassa in difficoltà e marchi di lusso che rivedono le stime al ribasso a causa della deludente performance in Cina. A livello societario, ci aspettiamo che queste dinamiche ci riportino al contesto di bassa crescita prevalente nel periodo pre-pandemia ma, grazie alla solida posizione finanziaria delle aziende del settore, prevediamo un aumento delle acquisizioni nel 2025.
Infine, il settore automobilistico rappresenta una fetta significativa dei dati aggregati europei e spiega gran parte delle differenze tra il mercato statunitense e quello europeo. Le aspettative del comparto sono riviste al ribasso sia in termini di volumi che di margini, soprattutto in Cina dove l'indebolimento della domanda e la concorrenza agguerrita hanno messo sotto pressione i profitti. La crescita della domanda di veicoli elettrici, tuttavia, è decelerata rispetto al passato e rappresenta un'area da tenere sotto stretta osservazione. Conclusioni Nel complesso, riteniamo che le condizioni di salute del comparto Investment Grade globale giustifichino ancora ampiamente le valutazioni elevate. Tuttavia, consigliamo di monitorare attentamente il settore automobilistico e i consumi di fascia bassa. Dal punto di vista geografico, riteniamo che le aziende statunitensi siano in condizioni migliori rispetto alle omologhe europee.