Economia

CNEL, approvato il Programma annuale 2025: focus su contrattazione, legalità e iniziativa legislativa

Redazione
 

Si è tenuta oggi 30 gennaio 2025, presso la plenaria Marco Biagi, l’Assemblea del Cnel, aperta dal presidente Renato Brunetta con un minuto di silenzio per la recente scomparsa del consigliere Roberto Zazza. Quindi è stata comunicata la nomina di due consiglieri da parte del Consiglio dei Ministri, il 28 gennaio, su designazione della Cgil: Alessandro Genovesi e Mabel Grossi. Si attende ora la pubblicazione del relativo DPR in Gazzetta Ufficiale perché la nomina divenga effettiva. Il presidente ha anche dato il benvenuto al nuovo consigliere Vittorio Pancrazio Messina, designato dalla Confesercenti, che ha partecipato per la prima volta all’Assemblea.

CNEL, approvato il Programma annuale 2025: focus su contrattazione, legalità e iniziativa legislativa

Nelle comunicazioni all’Assemblea, il presidente Renato Brunetta ha riferito che il consigliere Carlo Altomonte, presidente del Comitato Nazionale per la Produttività del Cnel, è stato invitato dalla Commissione europea a partecipare alla riunione annuale dei Productivity Board nazionali presso l’Economic Policy Committee del Consiglio. L’Assemblea è stata aggiornata in merito alla richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri di esprimere considerazioni sulla programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028, come previsto dalla legge di conversione n. 187 del 9 dicembre 2024. Il documento, elaborato con il coinvolgimento di tutte le rappresentanze presenti al Cnel, sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio. A relazionare sul testo sono stati il consigliere Rosario Valastro, presidente dell’ONC (Organismo nazionale di coordinamento delle politiche di integrazione degli stranieri), e la consigliera Marcella Mallen.

Ulteriori informative hanno riguardato la collaborazione del Cnel con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sul Libro Verde per la politica industriale, sul tema del Made in Italy generativo e sulla gestione dei beni e delle imprese sequestrate e confiscate, con un approccio sistematico e permanente nell’attuale Consiliatura attraverso l’istituzione del “Forum Imprese e Legalità”. Le recenti modifiche al codice dei contratti pubblici, con il decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024, hanno introdotto una novità che coinvolge direttamente il Cnel: l’individuazione dell’ambito di applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro da parte delle Amministrazioni dovrà avvenire in relazione ai sottosettori dei CCNL classificati nell’Archivio nazionale istituito presso il Cnel.

A proposito delle recenti modifiche al codice dei contratti pubblici, durante l’Assemblea è intervenuto anche il consigliere Michele Tiraboschi, che ha dichiarato: “Al 31 dicembre 2024 l’Archivio contiene 1.017 CCNL. Quelli depositati da soggetti sindacali comparativamente più rappresentativi sono una piccola minoranza. In gran parte i contratti depositati sono firmati da sigle che non hanno una reale consistenza e rappresentatività. Circa un centinaio sono scaduti e quindi di fatto non vigenti. I contratti che si applicano a meno di dieci lavoratori sono 123. Sono quasi 600 su 1.000 i contratti che si applicano a meno di 500 lavoratori, davvero poca cosa, fatte le debite ponderazioni per settori peculiari, per essere considerati contratti nazionali di lavoro. Negli ultimi due anni sono stati depositati ben 120 nuovi testi contrattuali ma solo 5 di questi sono stati sottoscritti da attori datoriali e sindacali comparativamente più rappresentativi a livello nazionale. Lo sforzo del Cnel è quello di arrivare a un utilizzo del codice ATECO per ampliare la capacità di far comunicare i contratti depositati presso l’Archivio con molti altri ambiti. A tal fine il Cnel ha anche modificato il proprio Regolamento interno, da cui si è avviato un processo attuativo da parte della Commissione dell'Informazione. Questo processo è volto anche a fare maggiore trasparenza sulla rappresentatività dei firmatari dei contratti. È una materia molto delicata, che può avere un grande impatto sull’autorevolezza del Cnel nel fornire informazioni utili sulla contrattazione. Su questo nei prossimi mesi svolgeremo un’apposita sperimentazione tecnica”.

L’Assemblea ha approvato all’unanimità il Programma annuale 2025, che definisce le attività e gli obiettivi di ciascun organo del Cnel, dando così seguito al Programma di attività della XI Consiliatura (2023-2028), e anche un Parere sull’atto UE C/2024/7400 relativo alle “Conclusioni del Consiglio sui partenariati strategici nel settore dell'istruzione e della formazione”. Il segretario generale Massimiliano Monnanni ha inoltre illustrato un’informativa sul PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione) e sul PTFP (Piano triennale per il fabbisogno del personale).

“L’Assemblea del Cnel ha approvato oggi all’unanimità il Programma annuale per il 2025, predisposto grazie al contributo di tutti gli organismi e gli uffici del Consiglio: è la fotografia di un ricco ventaglio di attività, con l’indicazione degli obiettivi, degli output e delle tempistiche. In questo modo si compie un ulteriore passo in avanti per dar seguito al Programma di attività dell’intera XI Consiliatura. Abbiamo posto un’attenzione particolare alla nuova organizzazione dell’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro, istituito presso il Cnel, anche sulla scorta di una recente modifica regolamentare volta a rafforzare l’Archivio nell’ottica di favorire una maggiore trasparenza sulle dinamiche della contrattazione. E poi tanti altri ambiti d’intervento, dall’intelligenza artificiale alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, fino al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Una priorità del Cnel sarà anche quella di intensificare la propria attività d’iniziativa legislativa, con l’invio alle Camere di disegni di legge che riguarderanno temi di grande rilevanza per la collettività, come i servizi sociali territoriali, le imprese sottoposte a sequestro e confisca, i corretti stili di vita e l’educazione alla salute, la desertificazione dei servizi nelle aree territoriali marginali, l’economia circolare e il consumo responsabile. Quando siamo partiti con la nuova Consiliatura abbiamo detto che il nostro scopo primario era rilanciare il Cnel per rivitalizzare i corpi intermedi. È quello che stiamo facendo”, ha concluso il presidente Brunetta.

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