La Cina crea un gruppo di intermediazione da 230 miliardi di dollari di asset

Redazione

Il governo cinese ha deciso di costituire, attraverso la fusione di due società di brokeraggio, un nuovo protagonista sulla scena globale, destinato a diventare un leader del settore con 230 miliardi di dollari di asset.
Guotai Junan Securities, con sede a Shanghai, secondo quanto riferito da Reuters sulla base di una nota congiunta delle due società, acquisirà, Haitong Securities, anch'essa con sede a Shanghai. Come da prassi, l'accordo, prima di diventare esecutivo, deve essere approvato sia dalle autorità di regolamentazione, che dagli azionisti.

La Cina crea un gruppo di intermediazione da 230 miliardi di dollari di asset

Il nuovo soggetto, con 1,6 trilioni di yuan (226 miliardi di dollari) di asset totali, supererà Citic Securities, oggi la più grande società di brokeraggio cinese.
Sia Haitong che Guotai Junan sono controllate da società che gestiscono beni statali per il governo di Shanghai.
Pechino da tempo insiste sulla necessità di riformare il settore dell'intermediazione, con nuove direttive volte a incoraggiare fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni in un settore in cui competono oltre 140 operatori cinesi e stranieri.

A marzo, l'autorità di regolamentazione dei titoli azionari cinese ha dichiarato che intende sviluppare circa 10 istituti leader in circa cinque anni, con due o tre banche d'investimento e istituti competitivi a livello internazionale entro il 2035. Un progetto ambizioso che dovrebbe, alla fine, consentire la nascita di banche d'investimento capaci di competere con Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Dalla fine dello scorso anno sono state annunciate fusioni tra sei coppie di broker più piccoli.