Economia

Case, prezzi in rialzo dello 0,7% a ottobre: Milano vola a 5.188 euro al metro quadro

Redazione
 
Case, prezzi in rialzo dello 0,7% a ottobre: Milano vola a 5.188 euro al metro quadro

L’autunno porta un timido soffio di ottimismo sul mercato immobiliare italiano, che a ottobre registra un leggero rialzo dei prezzi. Secondo le rilevazioni di idealista, portale leader del settore, le abitazioni usate hanno segnato un incremento medio dello 0,7%, portando il valore nazionale a 1.828 euro al metro quadrato.

Case, prezzi in rialzo dello 0,7% a ottobre: Milano vola a 5.188 euro al metro quadro

Una crescita misurata, che non basta però a invertire la tendenza dell’anno: su base annuale i valori restano infatti in calo dell’1,5%, con una lieve flessione trimestrale dello 0,3%. Il quadro che emerge è quello di un’Italia a più velocità. Nei capoluoghi, quasi due città su tre (il 66%) hanno registrato un aumento dei valori immobiliari, segno di una domanda che resiste nonostante l’incertezza economica e il peso dei tassi d’interesse. A guidare la crescita sono Padova, Bergamo e Trieste, dove i prezzi sono saliti rispettivamente del 4,3%, del 4,1% e del 3,3%.

Subito dietro, un lungo elenco di città che mostrano segni di vitalità: da Belluno, con un +3,1%, fino a Milano, che si assesta su un più contenuto +0,9% ma raggiunge il suo massimo storico con 5.188 euro al metro quadrato, il valore più alto mai registrato dal 2012. Il capoluogo lombardo si conferma dunque il punto più alto del mercato italiano, superando anche Venezia, che tocca 4.792 euro/m², Bolzano (4.692 euro/m²) e Firenze (4.514 euro/m²). Si tratta delle uniche città oltre la soglia dei 4.000 euro, a cui si affiancano altri centri che, pur restando al di sotto di quei livelli, mantengono quotazioni ben superiori alla media nazionale: Bologna con 3.651 euro/m², Roma con 3.237, Napoli con 2.798 e Torino con 1.980. All’estremo opposto della classifica, Caltanissetta si conferma la più economica, con appena 673 euro al metro quadrato, seguita da Ragusa e Biella, dove il mattone è ancora accessibile a cifre inferiori ai 770 euro. Nei principali mercati della locazione, si registrano andamenti diversificati ma tendenzialmente positivi. A Milano si affiancano aumenti a Napoli (+1,5%), Venezia (+1,2%), Torino (+0,7%), Bologna (+0,5%), Palermo (+0,3%) e Roma (+0,2%), mentre Firenze rappresenta una delle poche eccezioni con un calo dello 0,6%. Sette capoluoghi, tra cui Monza, mantengono i valori invariati, mentre ventinove mostrano una contrazione, in particolare Vibo Valentia (-2%), Viterbo (-1,7%) e Caserta (-1,6%).

Anche sul fronte provinciale, il panorama ricalca quello dei capoluoghi, con ben 77 province che hanno visto crescere i prezzi a ottobre. Le variazioni più accentuate si registrano a Trieste (+3,4%), Verbano-Cusio-Ossola (+2,2%) e Padova (+2%), mentre l’hinterland milanese mostra un incremento dell’1,1%. Al contrario, la provincia di Roma arretra dello 0,6%, e ventiquattro province chiudono il mese in rosso, guidate da Sondrio (-1,3%). Sul podio delle province più care si conferma Bolzano, dove il metro quadrato costa in media 4.558 euro, seguita da Milano (3.443 euro), Lucca (3.110 euro) e Savona (3.081 euro). In ventotto province, il prezzo resta sopra la media nazionale, con valori compresi tra i 2.905 euro di Firenze e i 1.872 euro di Treviso.

Le occasioni, però, non mancano: Biella, Caltanissetta e Isernia si contendono il primato di province più convenienti, con valori rispettivamente di 634, 654 e 694 euro al metro quadrato. A livello regionale, lo scenario mostra un’Italia quasi interamente in ripresa, fatta eccezione per l’Abruzzo, che cala dello 0,7%, e la Valle d’Aosta, in leggera flessione dello 0,5%. Umbria e Sicilia restano ferme, mentre tutte le altre regioni chiudono il mese in positivo. Lombardia guida la classifica con una crescita dell’1,2%, seguita da Emilia-Romagna, Toscana e Campania, tutte in aumento dello 0,8%. Sardegna e Veneto si attestano su un +0,7%, perfettamente in linea con la media nazionale, mentre Lazio e Friuli-Venezia Giulia si fermano a +0,5%.

Non sorprende, quindi, che il Trentino-Alto Adige mantenga il primato del prezzo medio più elevato, con 3.162 euro/m², davanti a Liguria (2.477 euro), Valle d’Aosta (2.467) e Toscana (2.387). Anche Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna restano sopra la media nazionale, confermando una sostanziale tenuta delle aree economicamente più forti del Paese. Sotto la soglia dei 1.828 euro si collocano invece regioni come il Veneto (1.816 euro/m²), la Puglia (1.405) e, in coda, la Calabria, che con 914 euro al metro quadrato resta la regione più economica per l’acquisto di una casa in Italia.

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