Il nuovo rapporto Kantar BrandZ Most Valuable Italian Brands 2025 ha rivelato che il valore complessivo dei 40 marchi italiani più preziosi ha raggiunto i 121,1 miliardi di dollari. Nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, più della metà delle aziende in classifica ha registrato un incremento del proprio valore, dimostrando la solidità del panorama imprenditoriale italiano. Complessivamente, il valore dei brand ha subito solo una leggera flessione dell'1% rispetto all'anno precedente, un dato che evidenzia la resilienza del settore. “Nonostante l’incertezza economica continui a perdurare a causa di fattori esterni difficili da controllare, vediamo molti dei principali brand italiani continuare a prosperare”, evidenzia Federico Capeci, Managing Director di Kantar per Spagna e Italia sottolineando che “Il framework Kantar Blueprint For Brand Growth ci permette di comprendere perché e come le marche crescono; coloro che investono in marketing possono infatti contrastare molte forze esterne e raccogliere i frutti di una strategia basata sulla consapevolezza che il successo di un brand è un impegno nel lungo periodo”.
I brand italiani più preziosi nel 2025: Gucci in testa, Ferrari in crescita
Per il settimo anno consecutivo, Gucci si conferma il brand italiano di maggior valore, mantenendo la prima posizione con un valore di 17 miliardi di dollari. La maison fiorentina continua a essere un punto di riferimento nel mondo del lusso, nonostante il rallentamento del settore in alcuni mercati internazionali. Seguono Enel, leader nel settore delle utility, che registra una crescita del 17% raggiungendo i 15,4 miliardi di dollari, e Ferrari, che grazie a un aumento del 38% raggiunge i 14 miliardi di dollari, dimostrandosi uno dei brand in maggiore espansione. Nel settore finanziario, quattro marchi si sono distinti per la crescita significativa del loro valore. Intesa Sanpaolo, al decimo posto con 3,5 miliardi di dollari, ha registrato un incremento del 53%. UniCredit segue all'undicesimo posto con 3,1 miliardi di dollari (+48%), mentre Banca Mediolanum e Generali hanno rispettivamente segnato aumenti del 31% e del 20%, consolidando la loro presenza nel mercato italiano e internazionale. Da segnalare l’ingresso di Banco BPM, che debutta al 38° posto con un valore di 700 milioni di dollari.
Il settore del retail ha visto due nuovi ingressi nella classifica: Conad, leader della Grande Distribuzione, che entra al 17° posto con un valore di 1,5 miliardi di dollari, seguito da Coop, che si posiziona al 18° posto. Anche Esselunga si conferma tra i principali attori del comparto, collocandosi al 32° posto. Il settore del lusso continua a giocare un ruolo chiave nell’economia italiana, nonostante un calo della domanda in mercati chiave come Stati Uniti, Corea, Giappone e Cina. Prada ha registrato una crescita del 7% nell’ultimo anno, raggiungendo il quinto posto nella classifica dei marchi italiani più preziosi. La strategia vincente della casa di moda milanese si basa sull'espansione nei mercati emergenti del Medio Oriente e dell’Asia, oltre all'integrazione tra cultura e arte nelle esperienze d’acquisto. Un esempio è il progetto "Re-Nylon", che utilizza plastica riciclata dagli oceani per le collezioni, dimostrando l’impegno del brand nella sostenibilità.
Nel comparto delle utility, il 2025 si è rivelato un anno di crescita per tutte le aziende presenti in classifica. La liberalizzazione del mercato ha favorito l'affermazione dei brand consolidati, con incrementi di valore compresi tra il 2% e il 17%. A2A, al 20° posto con 1,4 miliardi di dollari (+16%), ha rafforzato il proprio posizionamento grazie a strategie focalizzate sulla sostenibilità e sulla trasparenza. Fastweb, invece, ha diversificato la propria offerta con l’ingresso nel mercato energetico attraverso Fastweb Energia, che fornisce energia 100% rinnovabile. L’espansione della rete 5G e della fibra ottica ha ulteriormente consolidato la posizione di Fastweb tra i leader del settore. L’industria alimentare italiana continua a dimostrare la propria forza innovativa. Nutella, storico brand nato nel 1964, si posiziona al nono posto con un valore di 3,7 miliardi di dollari. La sua strategia di espansione include nuovi prodotti come biscotti, muffin, croissant e creme plant-based, oltre a una linea di gelati che ha riscosso grande successo. Anche Kinder, al quarto posto con un valore di 9 miliardi di dollari, conferma il ruolo centrale del settore dolciario nel panorama economico italiano.